L’esperto: “Un’alleanza a tre ci renderà tra i più forti in Italia”

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LECCO – “Un’aggregazione a tre ci vedrebbe  nella top ten delle aree italiane più importanti dal punto di vista economico”.

Sul tema dell’alleanza di Area Vasta l’empatia  verso Monza, Como o Varese  di certo non basta, serve concretezza per stabilire quale sia l’intesa che converrà maggiormente a Lecco per il futuro assetto istituzionale.

Il ricercatore del gruppo Clas, Gianni Menicatti, attraverso i dati, ha cercato di fare chiarezza lunedì sera, al convegno  organizzato da Area Popolare.

Dal punto di vista della popolazione,  il raggruppamento Lecco-Como-Varese si piazzerebbe al  sesto posto in Italia per residenti  ( 1,8 milioni)  mentre l’attuale provincia di Monza  Brianza sarebbe seconda solo a Roma se unisse il proprio territorio con quello di Milano e Lodi (4,2 milioni).   Solo 21° per residenti l’ipotesi di Area Vasta tra Lecco e Como  (940 mila).

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Passando dalla demografia all’economia,  l’intesa tanto aspirata dal mondo istituzionale lecchese (quella con Monza e con Como) spingerebbe Lecco insieme ai propri alleati al quinto posto in Italia per valore aggiunto (45,9 miliardi) e al sesto per numero di società di capitali (63 mila).  Se fossimo soli con Como ci piazzeremmo  al 17° posto (23 miliardi) per valore aggiunto.

Proficua sarebbe anche l’aggregazione con Como e Varese per l’Export, che garantirebbe il quarto piazzamento sul piano nazionale (20 miliardi di euro). Al contrario, in caso di alleanza a due, Lecco e Monza insieme, pur restando tra le dieci aree più forti in Italia, non riuscirebbero a produrre gli stessi risultati sulle esportazioni di Como e Varese (13 miliardi contro i 15 miliardi per export  di comaschi e varesotti).

Anche dal punto di vista degli occupati Como e Varese insieme avrebbero un peso maggiore  (621 mila lavoratori) rispetto all’ipotesi di area vasta tra Lecco e Monza (520 mila). L’intesa a tre con Monza e Como ci vedrebbe quarti in Italia per patrimonio  (365,5 miliardi), settimi se soli con Monza  (255,5 miliardi) ancora una volta dietro a Varese e  Como (256,7 miliardi).