Colico. Cambio di provincia, norme più chiare grazie all’emendamento votato in Regione

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Il paese di Colico

L’emendamento fortemente voluto dai consiglieri regionali lecchesi Gianmario Fragomeli (PD) e Giacomo Zamperini (FdI)

Colico con Sondrio? “Dobbiamo permettere di riconoscere il diritto della comunità ad esprimersi”

COLICO – “Le scelte che riguardano l’identità e il futuro di un territorio non possono essere prese per partito preso. Devono nascere dal basso, condivise dalla volontà dei cittadini.” Così il Consigliere regionale Giacomo Zamperini commenta l’emendamento passato in II Commissione Affari istituzionali ed enti locali, e approvato anche in Consiglio Regionale, dopo un tentativo di cassarlo in aula con un emendamento soppressivo respinto con voto segreto. Sottoscritto anche dal Consigliere Regionale Gianmario Fragomeli, e sostenuto anche dal Sottosegretario Regionale Mauro Piazza, che interviene sulla legge regionale n. 29 del 2006 per regolamentare in modo più chiaro il processo di mutamento delle circoscrizioni provinciali.

L’emendamento ha introdotto un nuovo articolo nella legge regionale, in attuazione dell’art. 133 della Costituzione, che stabilisce che l’iniziativa per cambiare provincia debba partire dai Comuni interessati. Il testo chiarisce due punti fondamentali:

  • Chi può avviare il procedimento: solo i Comuni che si trovano sul confine tra province o che sono limitrofi ad esso.
  • Come si avvia il procedimento: con una delibera del Consiglio comunale, adottata a maggioranza assoluta, con la facoltà di consultatare la popolazione interessata, anche attraverso un referendum.

Questa modifica rende esplicito un passaggio essenziale: prima di ogni atto formale da parte delle istituzioni, possono essere anche i cittadini ad esprimersi, attraverso un percorso partecipativo che può anche includere un referendum consultivo.

giacomo zamperini
Giacomo Zamperini, consigliere regionale

“Siamo chiamati a fare una scelta non solo legittima, ma anche profondamente democratica. – prosegue il Consigliere – Una semplice delibera di Consiglio comunale potrebbe non essere sufficiente per prendere decisioni così importanti: potrebbe anche servire una base più solida, data dalla partecipazione popolare. Non possiamo permetterci che una decisione così delicata venga affidata esclusivamente ai cambi di colore politico o di umore nelle giunte comunali. La democrazia partecipativa è uno strumento concreto, non un principio astratto. Serve stabilità e condivisione, altrimenti il rischio è che si crei un ping-pong istituzionale.”

L’emendamento si inserisce anche nel dibattito sulla posizione del Comune di Colico, da alcuni mesi al centro di riflessioni sulla sua permanenza nella provincia di Lecco o il passaggio a Sondrio. “Siamo consapevoli di quanto Colico sia importante per il nostro territorio. Ma la sua appartenenza si dimostra non con slogan, bensì con il coraggio di ascoltare i cittadini. Se davvero vogliamo rafforzare il legame con la provincia di Lecco, dobbiamo permettere di riconoscere il diritto della comunità ad esprimersi.”

Zamperini risponde così anche all’invito del Sindaco di Colico, che ha sollecitato un intervento normativo per consentire ai cittadini di esprimersi direttamente: “Accogliamo con responsabilità questa richiesta. Se crediamo davvero nei territori, dobbiamo avere il coraggio di ascoltarli.”

“Sappiamo che questa posizione può rallentare il processo decisionale, – conclude Zamperini – ma la democrazia viene prima delle convenienze di partito. La voce dei cittadini non può essere ignorata.”

Gian Mario Fragomeli
Gian Mario Fragomeli

Dello stesso parere Gianmario Fragomeli (PD): “L’emendamento alla legge ordinamentale passato in II Commissione Affari istituzionali ed enti locali, a mia prima firma, è stato approvato, a voto segreto, anche in consiglio regionale, dopo un tentativo della Giunta di cassarlo con un ulteriore emendamento soppressivo. Ora, le amministrazioni comunali lombarde che vorranno fare il cambio di circoscrizione provinciale avranno la facoltà – cioè non sarà obbligatorio – di indire un referendum, o attivare altre forme di consultazione, per sapere cosa ne pensa la popolazione. Ci sembra un atto di assoluta democrazia che non poteva essere rinviato ancora. In provincia di Lecco questa novità riguarderà il Comune di Colico”.

“Adesso questa possibilità è legge regionale e i colichesi potrebbero essere chiamati al voto nel momento in cui l’amministrazione comunale dovesse decidere di cambiare provincia. L’emendamento aveva già superato il vaglio della Commissione, appunto, quindi non aveva senso che venisse bocciato oggi in Aula. E questa è una tutela per tutti, perché non spetterà solo ai consiglieri comunali prendere una decisione così importante, ma, con lo strumento del referendum, saranno i cittadini che potranno vedere applicato un principio democratico. Un momento così importante non può non essere condiviso. Adesso confidiamo nel fatto che l’amministrazione comunale di Colico non deciderà da sola”, conclude Fragomeli.