Mandello. Sicurezza, le riflessioni di Mariani: “Gli adulti chiamati a collaborare”

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Riccardo Mariani nuovo coordinatore Casa Comune
Riccardo Mariani, coordinatore politico di Casa Comune per Mandello

L’ex sindaco e coordinatore politico di Casa Comune per Mandello si interroga sul tema della sicurezza

“Non è solo una questione di ordine pubblico. Mancano adulti responsabili a insegnare ai giovani il senso civico”

MANDELLO – “Cosa sta succedendo alle nostre comunità? Quali scenari inquietanti si profilano e quali vie di uscita e di risalita ci possono essere?”. Interrogativi che Riccardo Mariani, ex sindaco e coordinatore politico di Casa Comune per Mandello si pone di fronte ai recenti accadimenti che stanno segnando il paese tra aggressioni, violenza e furti perpetrati nella zona del lago e negli esercizi commerciali.

Non solo una questione di ordine pubblico per il coordinatore del gruppo politico e consiliare di minoranza, ma anche di educazione e senso civico: “Il tema della sicurezza nei paesi è problema certo reale e i cittadini devono sentirsi tutelati e protetti. Ma ci vogliamo consegnare alla sola risposta repressiva, all’esercito come soluzione? Che orizzonte cupo si paleserebbe davanti a noi se tutto diventasse esclusivamente una questione di ordine pubblico, soprattutto se pensiamo alle giovani generazioni. Perché non si tratta, ovviamente, di non impedire comportamenti violenti o dannosi ma di pensare anche al messaggio che veicoliamo, come adulti, ai nostri giovani sul significato del vivere insieme nei luoghi di tutti”.

“Chiariamo subito un aspetto – precisa Mariani – chi commette reato va messo di fronte alle proprie responsabilità. Ma non basta. Noi adulti dobbiamo anche interrogarci su cosa abbiamo consegnato alle giovani generazioni e su come le trattiamo e giudichiamo spesso aspramente e ingiustamente. Quanto disinvestimento nel senso civico, quanto abbandono educativo, quanta povertà affettiva e di linguaggio abbiamo consegnato ai nostri giovani in questi decenni di denutrizione morale e culturale? A qualsiasi latitudine del Bel Paese e quindi anche da noi e/o vicino a noi”.

Più presidi sì, ma anche adulti presenti e avveduti. “Si dovrebbe aprire un dibattito pubblico serio e onesto intellettualmente, anche nel nostro territorio, su questi temi cruciali che scuotono le nostre comunità. Si diano risposte, non solo in termini di più forze di sicurezza, ma di maggior cura delle relazioni con uno sguardo lucido e consapevole, senza mistificazioni di sorta. C’è bisogno di adulti che, non a parole ma con la vita, mostrino e testimonino il senso positivo del limite. Perché se mancano adulti credibili e responsabili – e mancano eccome mancano – non ci potranno essere comunità credibili e responsabili”, prosegue l’ex indaco.

Conclude Mariani: “La direzione della vita comune è indispensabile e il “verso dove” fondamentale: dove vogliamo accompagnare le nostre comunità? Verso quale futuro? E il futuro evoca immediatamente i giovani, la loro fragilità contemporanea, la loro rabbia ma anche le loro inesauribili risorse che vanno valorizzate e promosse anche nei momenti più difficili”.