Airuno, la minoranza chiede maggiori controlli nei punti sensibili del paese

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Il gruppo di minoranza, guidato dall’ex sindaco Alessandro Milani, ha presentato un’interrogazione sulla sicurezza

A preoccupare alcuni “misfatti che si verificano nel tardo pomeriggio e alla sera” e “i movimenti sospetti in paese”

AIRUNO – Mettere in campo azioni di contrasto agli episodi di delinquenza riferiti da più voci, agendo anche sulla prevenzione. E’ quanto chiede, con un’interrogazione rivolta all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianfranco Lavelli, il gruppo di minoranza CambiAmo Airuno Aizurro accendendo i riflettori sul tema della sicurezza in paese.

Nella nota i consiglieri, guidati dall’ex sindaco Alessandro Milani, parlano di “misfatti che si verificano nelle ore tardo pomeridiane/serali” con “movimenti sospetti in paese” e “persone che si trovano in evidente stato di alterazione psico-fisica che potrebbero recare disturbo e generare così un sentimento di insicurezza tra i cittadini”.

In particolar modo il gruppo di opposizione segnala che “per due sere, a breve distanza di tempo, ci è stato riferito che delle persone si sono azzuffate sulla pubblica via, nei pressi della stazione ferroviaria”.

Da qui la richiesta di evitare che si possano verificare “spiacevoli episodi di incontro di persone poco raccomandabili che si aggirano nei nostri boschi”, aggiungendo che maggiore attenzione “meriterebbe anche la zona collocata a sud della strada provinciale, limitrofa al cimitero e al Pedaladda”.

Tra le richieste avanzate quella di “prendere costante contatto la competente Prefettura e, di concerto con le autorità preposte alla pubblica sicurezza, avere un monitoraggio più costante e capillare sul territorio comunale”.

L’interrogazione si chiude con una richiesta specifica, ovvero quella che “gli agenti del nostro ufficio di Polizia Locale possano pattugliare in modo costante i punti più sensibili del nostro territorio, tra cui quelli sopra citati: stazione ferroviaria, zona cimitero/Pedaladda, zona oratorio”.

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