Il nuovo consigliere di Impegno Civico ha accettato il ruolo, ma ha parlato di anomalia lomagnese
Il neo consigliere ha precisato fin da subito di entrare di fatto come battitore libero: “Terza lista? C’è poco tempo”
LOMAGNA – “Qui di confronti ne ho visti ben pochi. Per questo ho deciso di accettare questo “breve” incarico, con l’obiettivo di fare domande, generare confronto e decidere di volta in volta, come votare per dare un segnale e dimostrare che la pluralità di idee si può esprimere anche in un luogo come questo”.
Ha riservato qualche colpo di scena l’ingresso in aula di Giuseppe Valentino, chiamato a surrogare il consigliere dimissionario Lorenzo Adorni. La seduta di consiglio comunale di ieri sera, lunedì, si è aperta infatti con l’ingresso in aula del nuovo consigliere per quelli che saranno i pochi giorni che separano dalle elezioni amministrative del 26 maggio.
“Ho accettato per senso civico”
Valentino ha precisato fin da subito di accettare “il ruolo di consigliere comunale, per questo ultimo sprazzo di mandato per senso civico pur sapendo che poco potrà incidere sulle scelte di questa amministrazione comunale”. Ha poi precisato di aver seguito per un lungo periodo da vicino le scelte e i lavori di questo consiglio comunale e di aver anche preso parte, come spettatore, a diversi consigli comunali tenuti in altri comuni, rendendosi conto dell’anomalia lomagnese.
L’anomalia lomagnese, ovvero lo scarso confronto
“Nel nostro comune siamo ordinati e disciplinati nelle scelte amministrative. Un aspetto, quest’ultimo, molto positivo, che ha generato valore aggiunto e ha fatto funzionare la macchina amministrativa in modo corretto e piuttosto efficiente. Ma il prezzo da pagare è stato piuttosto elevato. Purtroppo, in quasi tutte le sedute Consiliari che si sono tenute in questa sala non si sono sentite le voci dei consiglieri, sia da una parte che dall’altra, a parlare sono sempre stati il Sindaco e qualche assessore e ritengo che questa sia una vera e propria “anomalia”. Deliberare significa “decidere dopo opportuna discussione”, ma io qui di confronti e discussioni fino ad ora ne ho visti ben pochi”.
Una posizione vicina alle critiche espresse dal consigliere dimissionario Lorenzo Adorni che aveva infatti imputato la sua decisione di lasciare il gruppo a seguito dell’impossibilità di avere un confronto con la maggioranza. Sempre ad Adorni e allo stesso Valentino è riconducibile la Facebook Idea Lomagna, nata come incubatore di idee per lo sviluppo del paese. La pagina Facebook dovrebbe restare tale e non dare seguito a una possibile terza lista. “C’è poco tempo e tanto da costruire. A partire dalla comunicazione, aspetto trascurato e tralasciato da questa amministrazione” ha fatto sapere il neoconsigliere a margine del consiglio. Almeno per ora, Valentino si limiterà a svolgere il ruolo di sentinella in consiglio comunale: “Nel corso dell’ultimo mandato ho potuto seguire da vicino la genesi di molte scelte, alcune delle quali non sempre a mio avviso corrette. Spesso queste scelte non sono state il frutto di un confronto interno al gruppo di maggioranza, ma una linea troppo spesso imposta che con il confronto e la condivisione a ben poco a che vedere! Per questo ho accettato l’incarico con l’obiettivo di fare domande, generare confronto e decidere di volta in volta, come votare per dare un segnale che la pluralità di idee si può esprimere”. Valentino ne ha dato subito prova nel corso del consiglio comunale, astenendosi e votando anche contro alcuni punti proposti dalla maggioranza di Impegno Civico. Il secondo dei non eletti di Impegno Civico ha infatti votato contro i punti relativi all’applicazione delle aliquote Imu e Irpef. “Ritengo assurdo che Lomagna sia uno dei pochi Comuni della zona a non prevedere l’applicazione scaglionata in base al reddito per l’Irpef. Dal 2012 l’aliquota è stata raddoppiata con la giustificazione che non si sarebbe toccato l’Imu. Scelta invece compiuta quest’anno”.
Le sue parole in apertura di consiglio sul poco confronto hanno acceso il dibattito in aula con il sindaco Stefano Fumagalli pronto a respingere le accuse. “Non mi sembra che il confronto sia mancato qui dentro. Non condivido questo punto di vista, ma ne prendo atto. Certo, il confronto è stato pacato, ma non mi sembra corretto parlare di imposizioni”.
Anche la minoranza si è sentita tirata in causa con il capogruppo Mauro Sala pronto a dire: “In questi 5 anni il confronto c’è stato anche se chiaramente il potere della minoranza è limitato. Risse non ce ne sono state, ma preferisco sinceramente così”. Anche il consigliere di minoranza Alberto Bonanomi ha preso parola per ribadire: “Noi abbiamo sempre detto la nostra. Penso che il giudizio sia riferito al gruppo di maggioranza”. Tra gli interventi anche quello di Stefania Muscarà, consigliere con delega allo sport: “Io ho parlato solo quando si discuteva di sport perché ritengo sia corretto dare spazio alle persone competenti”.