Mandic. Subintensiva dell’Inrca chiusa, interrogazione del PD a Bertolaso

Tempo di lettura: 2 minuti
Gian Mario Fragomeli

Fragomeli: “Non riteniamo accettabile che si chiuda, nemmeno temporaneamente, un servizio di questa importanza”

MERATE – “Ho depositato un’interrogazione all’assessore al Welfare Bertolaso in cui chiedo come intenda ripristinare immediatamente l’operatività del reparto per la gestione delle acuzie respiratorie per malati neuromuscolari dell’ospedale Mandic di Merate e riportare in questa realtà sanitaria una organizzazione efficace e sicura dei servizi con soluzioni di qualità e a lungo termine. Senza se e senza ma”. E’ perentorio Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, dopo la notizia della chiusura temporanea del reparto per la gestione delle acuzie respiratorie per malati neuromuscolari del presidio ospedaliero San Leopoldo Mandic di Merate.

“È di questi giorni l’appello della madre di due ragazzi con distrofia muscolare, in cura al reparto, in gestione all’Inrca di Casatenovo, che ha appreso della chiusura e oggi si ritrova senza avere più un riferimento sanitario per le eventuali emergenze dei suoi figli. Le motivazioni addotte dalla Direzione sanitaria del Mandic sarebbero da ricondursi a una grave criticità di carenza di personale infermieristico nel reparto di pneumologia per acuti e semi-intensiva Inrca. Infermieri, pare, trasferiti all’Asst di Lecco”, ricorda il dem.

“Non solo: ha espresso forte preoccupazione anche il presidente dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare della provincia di Lecco, Gerolamo Fontana, che ha spiegato come Merate sia un centro di eccellenza unico in Italia, che può coprire per distanza un bacino di utenza di cinque province e garantire trattamenti specializzati per tutti i distrofici o per quelli che potrebbero avere una crisi di acuzie”, sottolinea Fragomeli.

“Perciò non riteniamo accettabile che si chiuda, nemmeno temporaneamente, un servizio di questa importanza, al quale afferiscono malati e persone con gravi disabilità da ben oltre i confini della nostra provincia. Regione deve risponderne. E il suo assessore intervenire adesso”, conclude il consigliere Pd.