Tanti i contribuenti meratesi a non aver ricevuto entro il termine della scadenza i bollettini Tari fantasma
Il Comune ha applicato la penale alla società che ha in gestione il servizio, bloccando anche il pagamento per i 1500 bollettini spariti nel nulla
MERATE – Ammontano a circa 1500 i contribuenti (su un totale di 7212) che si sono presentati in Comune lamentando di non aver ricevuto, entro la scadenza, il bollettino Tari. E’ quanto ha comunicato l’assessore al Bilancio Alfredo Casaletto rispondendo all’interrogazione presentata alcune settimane fa dal gruppo di minoranza Cambia Merate. Sono stati tanti i meratesi a non aver ricevuto entro la scadenza del 16 giugno il bollettino F 24 per il pagamento della tariffa rifiuti tanto che l’amministrazione comunale aveva deciso di prorogare fino al 27 giugno la possibilità di pagare il tributo senza rincorrere nella messa in mora per il ritardo.
Tante persone coinvolte
Per agevolare i cittadini, l’amministrazione comunale aveva predisposto anche delle aperture straordinarie dell’ufficio tributi, permettendo anche a chi ne facesse richiesta di ricevere il modello F 24 via mail. Una questione, quella dei bollettini fantasma della Tari, di non poco conto, visto anche l’importante valore economico di questo tributo per le casse comunali. Da qui la volontà del gruppo di opposizione, guidato da Aldo Castelli, di vederci più chiaro con un argomentata e puntuale interrogazione.
Penale da 1750 euro per la società che ha svolto il servizio
Nella risposta, fornita punto per punto, Casaletto ha precisato come la responsabilità del mancato invio delle lettere sia imputabile esclusivamente alla società Irisco che per conto del Comune gestisce il servizio di stampa, imbustamento e postalizzazione della Tari per gli anni 2017, 2018 e 2019. Proprio alla società con sede a Empoli il Comune ha formalizzato le proprie contestazioni chiedendo, a fronte di un servizio di 3mila euro, l’applicazione di una penale di 1750 euro. Non solo, ma non verrà versata a Irisco la somma di 690 euro, corrispondente ai 1500 bollettini andati persi nel nulla. Un numero che potrebbe non essere comunque complessivo visto che ci potrebbe essere qualche contribuente distratto che, complice il mancato ricevimento dell’avviso, potrebbe essersi dimenticato della scadenza del tributo.