La Segretaria Provinciale del Partito Democratico interviene sul caso dell’intitolazione delle scuole a due donne che ha creato polemica a Merate
“La maggioranza chieda scusa alla consigliera Riva”
MERATE – “Il gruppo “Più prospettiva” e la maggioranza meratese chiedano scusa per gli sguaiati attacchi rivolti alla consigliera Patrizia Riva, sorti in seguito alla proposta della consigliera di intitolare due istituti scolastici a illustri figure femminili”.
Marinella Maldini, Segretaria Provinciale del Partito Democratico, interviene apostrofando la maggioranza del consiglio comunale di Merate. Il caso è quello scoppiato dopo la discussione in commissione Cultura e Istruzione della proposta di intitolazione di due scuole primarie a due donne illustri, terminata con il no della maggioranza a cui è seguito un botta e risposta a colpi di comunicati stampa tra le due fazioni. Al Segretario Provinciale del PD non sono piaciute le parole rivolte dal gruppo ‘Più prospettiva Panzeri Sindaco’ al consigliere di minoranza Patrizia Riva.
“Le parole scagliate contro la consigliera Riva, alla quale vanno la vicinanza ed il sostegno di tutto il Partito Democratico provinciale lecchese e della Conferenza delle Donne Democratiche, sono un’offesa per tutte le donne e per tutti coloro che attraverso il proprio impegno si adoperano per superare gli stereotipi, le disparità e le violenze di genere” ha dichiarato Maldini.
“Intervenire sulla toponomastica non è solo un gesto dal grande valore simbolico: abbiamo bisogno di creare modelli femminili, ricordando le innumerevoli donne che hanno contribuito a migliorare la nostra società e che si sono distinte per straordinari meriti. Ridare voce e visibilità a queste figure significa dare loro un valore e conservarne la memoria, formando nei ragazzi e nelle ragazze un immaginario femminile a cui ispirarsi, dei modelli da seguire, con l’obiettivo di rafforzare la cultura del rispetto e delle pari opportunità”.
“Purtroppo la reazione della maggioranza meratese è invece sintomo di una visione retrograda e superficiale, quella di chi non vuole guardare al futuro affrontando a viso aperto le discussioni sul divario di genere e sul prezzo troppo alto che le donne sono sempre costrette a pagare” ha concluso la Segretaria Provinciale Dem.