La questione è stata discussa in Consiglio comunale
L’assessore Airoldi ha ammesso che si sia trattato di “messaggi inopportuni”
MERATE – Inopportuni, seppur limitati come quantità. Così sono stati definitivi i messaggi di propaganda politica, riconducibili al Pd e ai quesiti dell’ultima campagna referendaria, apparsi e non cancellati dagli amministratori, nella chat dei gruppi di cammino. La questione è stata affrontata lunedì sera in apertura del Consiglio comunale con la discussione del question time presentato dal gruppo di minoranza Prospettive per Merate.
L’ex sindaco Massimo Panzeri ha chiesto conto all’amministrazione comunale di queste interferenze propagandistiche all’interno della chat creata per gestire, a livello organizzativo, le attività dei gruppi di cammino, incassando il mea culpa dell’assessore allo Sport Gianpiero Airoldi e la promessa di indicare come amministratori della chat, finora gestita da lui e dal consigliere con delega alla Salute Franco Tortorella, dei walking leader.
Ripercorrendo la grande mole di attività svolta dai gruppi di cammino, risorti nel settembre 2024 dopo la forzata interruzione dovuta al Covid, Airoldi ha sottolineato come nella chat siano stati pubblicati qualcosa come 900 messaggi tra testi e immagini come a voler giustificare che qualcosa potesse essere sfuggito. “Siamo venuti a conoscenza della pubblicazione di questi messaggi solo il giornoin cui è stato protocollato il question time” ha precisato rimancando come si sia trattato di un numero “limitato, ma ugualmente inopportuno di messaggi a potenziale valenza politica”. L’assessore ha ribadito che la chat debba avere solo finalità organizzative e di condivisione di eventi correlati alla promozione della salute.
Dal canto suo, Panzeri non si è detto soddisfatto della risposta ottenuta: “Nessuno mette in discussione le finalità dei gruppi di cammino e neppure la necessità di una chat per gestire le comunicazioni organizzative all’interno. Mi risulta difficile però pensare che non abbiate visto questi messaggi che poco hanno a che fare con la finalità del gruppo e della chat. Confido quindi che d’ora in avanti non verranno tollerare altri messaggi propagandistici: per l’indottrinamento ci sono altre sedi e canali più opportuni”.

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