Merate, parco non intitolato a Berlusconi: “Un atto di bullismo istituzionale”

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Stamattina, sabato, la manifestazione promossa dal centro destra al parco di via Allende

Duro attacco all’amministrazione comunale in carica per la scelta di non intitolare a Silvio Berlusconi l’area verde da lui donata: “Nessuna riconoscenza e nessuna condivisione”

MERATE – Un atto di riconoscenza a chi ha fatto del bene alla città e una condanna unanime a chi arriverà a intitolare quel parco alle 21 Madri Costituenti senza tenere conto della storia del luogo e senza aver condiviso questo percorso. I rappresentanti dei partiti di centrodestra si sono dati appuntamento questa mattina, sabato, in via Allende all’area verde donata da Silvio Berlusconi alla città e trasformata in un giardino rigoglioso di alberi e fiori, abbellito da una fontana neoclassica.

Un incontro non casuale visto che lunedì 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica, il parco verrà intitolato alle 21 Madri Costituenti. A nulla sono valsi i tentativi delle opposizioni di far tornare il sindaco Mattia Salvioni sui propri passi, suggerendo di individuare un altro posto da dedicare alle donne che hanno scritto la carta costituzionale, lasciando che il parco di via Allende venisse dedicato a Silvio Berlusconi, come atto di riconoscenza e gratitudine per la donazione.

Nicola Piazza

“Siamo qui oggi proprio per dire grazie a chi ha fatto del bene alla nostra città” le parole con cui Nicola Piazza, segretario cittadino di Forza Italia, ha accolto le persone presenti, sottolineando l’unità del centrodestra in questa manifestazione.

Il microfono è poi passato a Giuseppe Procopio, l’ex vice sindaco che aveva accompagnato più volte il Cavaliere nelle sue visite a Merate. “Stiamo parlando di una donazione di quasi 400mila euro. Non intitolare questo spazio a Berlusconi è un pasticcio, è un atto di bullismo istituzionale non gradito anche da chi è vicino politicamente all’amministrazione comunale in carica. Mi permetto di dire che probabilmente le Madri Costituenti avrebbero meritato qualcosa in più rispetto a un giardino: un luogo istituzionale come la sala consiliare o una scuola”.

Procopio ha dato poi appuntamento al 14 giugno per ritrovarsi in piazza a un anno dalla vittoria alle elezioni di Mattia Salvioni.

Dopo di lui, tutti gli esponenti di partito hanno preso parola. Alessandro Dindi Albertini (Fratelli d’Italia) ha parlato di una scelta ideologica e politica che ha fatto perdere una grande occasione a Merate mentre Alessandro Vanotti (Lega) ha etichettato il tutto come una “vicenda imbarazzante”, ricordando Berlusconi come un grande imprenditore e politico e attaccando l’amministrazione comunale in carica, capace solo di aumentare le tasse.

Spazio ai consiglieri comunali in carica con Paola Panzeri (Prospettive per Merate), pronta a ribadire come il parco resterà per tutti il Parco Berlusconi, seguita da Franca Maggioni (Noi Merate) che ha posto l’accento sulla scelta unilaterale della maggioranza e Alfredo Casaletto (Prospettive per Merate) che ha puntato il dito contro un atto di “tracotanza che poco si sposa con la tradizione politica della città”.

Presente alla manifestazione anche il segretario provinciale di Forza Italia Roberto Gagliardi.

A chiudere l’appuntamento la diffusione delle note della canzone “Meno male che Silvio c’è”.