Il gruppo di minoranza Cambia Merate ha presentato un’interrogazione sullo stato del lago di Sartirana
Sullo specchio d’acqua sono apparse delle sostanze verdastri: sono probabilmente delle alghe che producono anche miasmi
MERATE – Una patina verde comparsa sulle acque del lago di Sartirana, dovuta molto probabilmente alla fioritura di alghe. Il gruppo consiliare Cambia Merate ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione al sindaco Massimo Panzeri in merito alla gestione della riserva naturale “Lago di Sartirana”, sito di interesse comunitario ricadente nella rete dei Siti Natura 2000.
La questione, precisano i consiglieri, “è affidata al Comune di Merate che adempie a tale incombenza, tra l’altro, mediante il Consiglio di Gestione e del Direttore della Riserva. Successivamente alle elezioni amministrative di maggio 2019 per il rinnovo del Consiglio Comunale, non risulta agli scriventi ancora costituito il Consiglio di Gestione della Riserva, ex art. 5 Regolamento di Gestione Riserva Naturale Lago di Sartirana”.
Una patina verde che produce anche miasmi
Nell’interrogazione i consiglieri chiedono conto di questo, domandando se in assenza del nuovo consiglio di gestione continui a opere il precedente in regime di prorogatio. Un interrogativo a cui fanno seguito quelli relativi alla patina verde affiorata sulla superficie del lago da quest’estate. “Presumibilmente queste sostanze verdastre sono riconducibili alla fioritura algale delle specie presenti nella Riserva, che si sostanziano in una patina omogenea e distribuita su tutto lo specchio, che tra l’altro genera miasmi”.
Alghe già affrontate in passato
Un fenomeno già emerso in passato, quando “veniva regolarmente contrastato quantomeno mediante l’apertura serale della chiusa superiore posta in località Foce, consentendo lo svaso a valle”. Da qui le richieste protocollate nell’interrogazione, ovvero di “conoscere quali attività, sino alla data odierna, abbiano compiuto l’Amministrazione e il direttore della riserva per contrastare il fenomeno sopra indicato e come intenda, l’Amministrazione, porre rimedio alla situazione sopra descritta”. Non solo, ma si chiede sempre al sindaco lumi sulle decisioni che intenda assumere in relazione all’obbligo introdotto dalla legge regionale Lombardia n. 28/2016, circa il conferimento della gestione delle riserve naturali ad enti qualificati”.