L’attacco dell’ex sindaco Panzeri che contesta anche l’elenco di vie “elette” stilato dall’amministrazione comunale”
“Appaiono evidenti sia gli strafalcioni toponomastici sia la ‘discriminazione territoriale'”
MERATE – “Tutti gli eletti potranno andare verso Cernusco dal centro di Pagnano. Tutti i dannati dovranno tornare sulla statale e sorbirsi la colonna fino a Cernusco”. E’ una considerazione carica di ironia e sarcasmo quella messa nero su bianco dall’ex sindaco Massimo Panzeri all’indomani dell’entrata in vigore, ieri, lunedì 24 febbraio, della nuova ordinanza che disciplina la viabilità nella frazione di Pagnano, di fatto “chiusa” al transito dei non residenti in alcune fasce orarie.
Ed è proprio l’indicazione di chi ha “diritto” di transito e chi no, con la pubblicazione, a corredo dell’ordinanza, dell’elenco di vie “autorizzate” che ha fatto storcere il naso di Panzeri (insieme a quello di moltissime altre persone). Nello specifico, l’ex primo cittadino sottolinea come “delle 48 vie, piazze o località i cui residenti sono esclusi dall’ordinanza, almeno 15 sono di fatto “oltre statale” e comprendono Cicognola e addirittura parte di Sartirana”.
Da qui la domanda, rimasta finora senza risposta: “Non è dato sapere il criterio adottato: se scolastico o territoriale visto che i residenti “oltre statale” possano avere teoricamente come riferimento le scuole di Pagnano; da qui la probabile scelta di agevolare l’accesso. Ma anche chi abita a Merate, Novate, Brugarolo, Cassina e l’altra metà di Sartirana può scegliere le scuole di Pagnano. Per questi ultimi, però, l’accesso è di fatto consentito solo fino al nuovo e comodo parcheggio realizzato tra la palestra e il campo di calcio dell’oratorio”.
Una disparità di trattamento rimarcata da Panzeri che non a caso sceglie la divisione dei meratesi tra eletti e dannati, costretti a dover anticipare l’uscita di casa di almeno un quarto d’ora per raggiungere la stazione di Cernusco.
Non solo. Esaminando l’elenco delle vie, l’ex sindaco rimarca come vi sia “una sedicesima strada- con relativo carico di residenti – su cui riflettere. Si tratta di via Statale che si sviluppa tra la rotonda davanti alla chiesina di San Giuseppe a Cicognola e la farmacia di Cernusco dove un tempo sorgeva la tessitura di Carzaniga. Bene: sicuri che via Statale sia Pagnano? Abbiamo più di un dubbio”.
Domande tese a una considerazione di fondo: “Se davvero si intende preservare la sicurezza dei residenti di Pagnano bisognerebbe impedire il passaggio negli orari critici anche alle centinaia di persone che pure sono residenti in 15 strade che non sono di Pagnano”. Ovvero, stando a quanto sostiene Panzeri, via Annunciata, via San Giuseppe, via Santa Caterina da Siena e via Podgora, che sono a Cicognola; via Sant’Antonio da Padova e via Stelvio che sono Sabbioncello, va Monte Grappa e via Resegone che, di fatto, sono Sartirana. Come porta a Sartirana via del Ciot mentre località Boschetto è nella zona di Villa Perego, quindi a Cicognola. Per non parlare di via Vittorio Emanuele che conduce in stazioen da Carzaniga e di via Ceppo che, a seconda di come lo si guardi, inizia o finisce davanti a Viale Verdi o di via Brianza che afferisce alla zona del parco delle Piramidi.
Ma, a questo punto, aggiunge Panzeri, “bisognerebbe aprire, com’è avvenuto sin ad oggi, il passaggio a tutti i residenti di Merate che pagano le tasse anche per le strade e l’illuminazione di Pagnano”. In conclusione tanto non risulta chiaro il criterio adottato quanto sono sbagliati i cartelli (nuovi…) che indicano “Eccetto residenti nella frazione di Pagnano” mentre si autorizza di fatto anche Cicognola, Sabbioncello e una parte di Sartirana.
Da qui la conclusione: “Appaiono pertanto evidenti sia gli strafalcioni toponomastici sia la ‘discriminazione territoriale’. Ma così è… così è stato deciso. Salvo eventuali ricorsi naturalmente”.