Ospedale Merate, Fragomeli e Mucci (Pd): “Il Mandic deve garantire interventi rapidi e sicuri”

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Ospedale Merate
L'Ospedale Mandic di Merate

L’intervento della politica a seguito dell’episodio della donna incinta che ha perso il bimbo

“Campanello d’allarme che, in attesa delle verifiche sull’accaduto, deve spingerci ad approfondire la gestione delle emergenze al Mandic”

MERATE – “Il Presidio Ospedaliero San Leopoldo Maldic deve garantire interventi rapidi e sicuri per le emergenze” queste sono le parole del consigliere regionale del Pd Gianmario Fragomeli e la responsabile provinciale sanità Milena Muccia seguito della vicenda avvenuta presso l’Ospedale di Merate, dove una donna incinta, affetta da una grave emorragia, è stata visitata e successivamente trasferita a Lecco, dove è stata constatata la morte del bambino.

“Esprimiamo la nostra più sincera vicinanza alla famiglia. Si tratta di una vicenda che ci addolora e preoccupa. Per tutti deve essere un campanello d’allarme che, in attesa delle verifiche su quanto realmente accaduto, deve spingerci ad approfondire la gestione delle emergenze al Mandic, che rischia, altrimenti, di non essere più in grado di svolgere la funzione di ospedale di primo livello” riferiscono Gianmario Fragomeli e Milena Mucci.

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“La chiusura di diversi reparti, tra cui quello di ostetricia, che non rispondeva più ai requisiti previsti per il numero ridotto di parti, rischia di mettere in seria difficoltà il pronto soccorso che non può più contare sull’appoggio dei diversi specialisti. La necessità è quella di garantire interventi rapidi e sicuri per le emergenze, consci delle criticità di risorse professionali che caratterizzano il periodo sia per l’Asst di Lecco che per tutta la sanità nazionale” spiegano il consigliere regionale del Pd e la responsabile provinciale sanità.

“L’occasione per pensare una riorganizzazione che porti a garantire questo è l’aggiornamento del Poas, ovvero il Piano di organizzazione aziendale strategico, a cui sta lavorando la direzione dell’Asst. Il nuovo Piano dovrà prevedere un focus sulla riorganizzazione del Mandic in grado di garantire accessi sicuri ai 120 mila cittadini del suo bacino – continuano Gianmario Fragomeli e Milena Mucci – Per meglio rispondere alle esigenze del territorio è necessario un tavolo di lavoro aperto ai rappresentanti delle istituzioni locali. Da parte nostra c’è la disponibilità a dare il nostro contributo”.