Merate, rotonde o semafori in viale Verdi? E’ iniziata la campagna elettorale

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Ormai è chiaro: la riqualificazione di viale Verdi sarà il tema delle elezioni di maggio

Partecipata assemblea del comitato di quartiere: Papaleo ha tracciato il bilancio sulle attività svolte e quelle in cantiere

 

MERATE – Meglio le rotonde o i semafori intelligenti? E 3 milioni di euro solo per viale Verdi non saranno un po’ troppi? Sono le domande che hanno animato l’assemblea annuale del comitato di viale Verdi, presto trasformata nell’occasione per i tre candidati sindaci di presentare al numeroso pubblico il proprio punto di vista sul progetto di riqualificazione dell’importante arteria che, dall’innesto sulla provinciale, arriva fino al semaforo di via Turati.

Bilancio delle attività svolte

L’incontro, ospitato ieri, sabato, nella sala riunioni della caserma dei vigili del Fuoco, si è aperto con la consueta presentazione dell’attività svolta da parte del presidente Giuseppe Papaleo e l’annuncio di quelle a venire, tra cui il pranzo di vicinato in programma il prossimo 19 maggio.

Il presidente del Comitato Giuseppe Papaleo

“Vogliamo costruire in viale Verdi relazioni sociali nuove, legami di vicinato positivi, efficaci e significativi per creare solidarietà, gesti di cura e benessere. Penso che il vero volontariato inizi sul pianerottolo, prestando attenzione ai nostri vicini”.

Pranzo sociale il 19 maggio con i peperoni cruschi di Matera

Per il pranzo sociale, Papaleo ha promesso che porterà dalla Basilicata, sua regione di origine, i peperoni cruschi di Matera. “Perché questa città è stata per anni un po’ come viale Verdi e ora è diventata capitale della cultura 2019”.

Papaleo è poi entrato nel cuore della questione, ovvero il progetto di riqualificazione del Viale, pronto a essere portato in consiglio martedì prossimo, 9 aprile, per l’approvazione del preliminare.

“Il progetto? Va bene perché mette in sicurezza la via”

“Il progetto può piacere o meno, ma dopo tantissimi anni arriviamo a un piano di messa in sicurezza della zona. A noi interessa questo. Non siamo né per le rotonde né semafori. Perchè sapete quale sarebbe l’unica cosa per ridurre il traffico sul viale? Bisognerebbe raddoppiare i tempi di attesa al semaforo, affumicando così tutti”.

Per Papaleo non ci sono molte alternative: “Il Viale deve diventare una zona 30. Altrimenti abbiamo fallito tutti. E la ciclabile va inserita in una rete. Quella attuale è una polpetta avvelenata. Certo che non siamo soddisfatti di averla vista sparire dal progetto, ma va costruita una rete di ciclabili con gli amministratori vicini. Ma nel progetto ci sono qualcosa come 4mila metri quadri di marciapiedi, vecchi e nuovi, nuovi spazi di socialità e un parchetto giochi. Alla fine di questi lavori ognuno di noi vivrà poi meglio di adesso. E’ un’occasione che non possiamo perdere”.

Castelli (Cambia Merate): “Se dovessimo vincere, non realizzeremo le rotonde”

Un intervento accorato e sentito che ha poi aperto il dibattito. Per  Aldo Castelli le rotatorie porteranno più traffico.  Il candidato sindaco del centrosinistra ha approfittato dell’occasione anche per comunicare il nome della sua lista.

Aldo Castelli, candidato sindaco di Cambia Merate

“Lo posso già dire: come Cambia Merate, qualora dovessimo vincere, elimineremo le rotonde in favore dei semafori intelligenti. Vi invito a guardare la cartina del Put che lì prevedeva il mantenimento dei semafori. Viale Verdi è una strada urbana, piena di residenze ed è l’asse che ci collega a scuole e ospedale. Dobbiamo studiare la soluzione che ci porta più sicurezza e meno traffico”.

Panzeri (centrodestra): “Chiederemo la validazione viabilistica del progetto”

Massimo Panzeri

Per Massimo Panzeri, candidato del centrodestra, cresciuto sul viale, la soluzione tra semaforo o rotonde è questione di tecnici: “Chiederemo la validazione viabilistica del progetto. Quanto al traffico, è utopia pensare a viale Verdi come una strada per soli residenti perché è il Viale di ingresso alla città”.

Vicenzetto (portavoce 5 stelle): “Una cattedrale nel deserto”

Ben più diretto l’intervento di Carlo Vicenzetto, portavoce del Movimento 5 stelle: “Il nostro candidato Pierluigi Bonfanti è dovuto scappare per un impegno precedente. Per noi il progetto di Viale Verdi è una cattedrale nel deserto”.

Carlo Vicenzetto

“Non si possono investire tutti questi soldi solo per viale Verdi. Non si può neppure pensare a riordinare la viabilità su questo asse senza affrontare il nodo di Cernusco”.

Numerosi anche gli interventi del pubblico

Sono state diverse le persone che hanno voluto portare la propria testimonianza di residenti sul viale. Sergio Mandelli ha detto, senza troppi giri di parole, che “il progetto trasformerà viale Verdi in una tangenziale, portando più traffico” mentre altri residenti hanno posto l’accento sul fatto che le rotonde diminuiranno l’incidentalità registrata agli incroci semaforici.

Sergio Mandelli

Per alcuni residenti i semafori sono i maggior imputati per l’eccesso di velocità spesso registrato lungo la via. Sono state poste domande anche sui tempi di realizzazione del progetto, ancora impossibili da quantificare con esattezza.

L’intervento del sindaco Massironi

Presente all’incontro anche il sindaco Andrea Massironi, pronto a rassicurare i meratesi sul fatto che Viale Verdi non si “mangerà” tutte le risorse del Comune.

Andrea Massironi

“I lavori verranno finanziati con i fondi dell’avanzo di amministrazione, finalmente sbloccato con l’ultima finanziaria. Ma avremmo potuto anche accendere un mutuo ventennale con una rata di 130mila euro. Fortunatamente Merate si trova ora nella condizione di poter investire, non solo su Viale Verdi”.