LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Egr. Direttore,
Nessuno mette in dubbio che il Sindaco di Lecco e di Valmadrera siano delle persone perbene.
Premesso che distinguo persona perbene da “bravo ragazzo” e del sistema di potere che ne consegue dalla dinamica di questo sistema di attribuzioni (quello del bravo ragazzo), ripreciso che l’ingenuità non è un valore. O meglio l’ingenuità può essere una attenuante o una liberatoria giudiziaria, ma è una aggravante politica. E il Sindaco di Lecco ha debolmente detto che non si dimette perché colpevole solo di ingenuità.
Ma non è più questo che interessa. Interessa capire quello che è successo a Valmadrera. Ovvio che le mie sono solo congetture. Tuttavia necessarie. Il buon Sindaco Rusconi, quello forzatamente uscente, come mai si è messo in un pasticcio, così sopra i suoi mezzi?. Perché, si dice, da molto tempo, non sia più lo stesso? In rotta con il Senatore omonimo e cugino?
Soprattutto perché una persona perbene si mette nelle mani di un Palermo qualsiasi. Perché un amministratore, giovane, ma non ingenuo diventa un ingenuo che combina quel pasticciaccio che anche umanamente lo stritola?
Evidentemente perché una autorevole persona del luogo gli fa da garante. Lo assicura sulle qualità morali e politiche di Palermo. Gli fa cadere e gli allenta ogni resistenza morale e psicologica nei suoi (di Palermo) confronti. Solo in questo modo il Sindaco di Valmadrera può tenere unite due cose che non necessariamente unite sono, l’immagine di sé come persona per bene e l’immagine di sé come bravo ragazzo, riconoscente al proprio padre politico.
Altrimenti non è un ingenuo.
Veniamo adesso a sapere che l’altro Rusconi, il senatore, se qualcuno glielo richiederà, (chi?) si presenterà per candidarsi a Sindaco.
In questo modo, riconvertito al renzismo, sarà in grado di riprendere sotto di sé il potere. Dopo che prima Brivio, aveva cercato di affrancarsi da tanto ingombro, con il suo renzismo della prima ora. Seguito dal Sindaco uscente Marco Rusconi, che mediante l’alto patronato di Brivio (e Palermo), si era allontanato successivamente dall’omonimo cugino? Che l’aveva inguaiato ? ovviamente, come Andreotti, senza lasciar traccia di sé. Insomma il papabile nuovo probabile candidato Sindaco, non si è mai fatto trovare dove era già stato. Lì si può trovare qualcun altro, più o meno inguaiato fino al collo.
Sintetizzando, quelle che vediamo sono prove molto? anticipate, di dopo renzismo. Valmadrera e il PD hanno bisogno di un rinnovamento vero. E di una autentica rottamazione. Quella dei Gattopardi, garanti e custodi dei falsi rinnovamenti. Dove tutto cambia perché nulla cambia.
Se poi il Senatore, è lontano da queste congetture, faccia una cosa subito, non si presenti come candidato Sindaco e liberi anche la Valmadrera, delle mele marce, relegata da sempre in cantina.
Ma Valmadrera si libererà da sé”.
Alessandro Magni