“Certo che me ne vado, altrimenti che senso avrebbe averlo dichiarato… sono o non sono il professionista delle dimissioni”, dice facendo riferimento al nostro articolo (vedi il pezzo) e dimostrando di avere senso dell’umorismo. A parlare è l’assessore al Bilancio Mario Moschetti incrociato d’innanzi al palazzo comunale poco prima di un incontro ‘vis a vis’ con il sindaco Virginio Brivio.
“Io ho accettato questo incarico per dare una mano a Brivio, ma la mia collaborazione non è stata efficace per via delle numerose difficoltà che si sono presentate, in secondo luogo ci sono state delle evidenti manifestazioni di scarsa fiducia da parte del sindaco nei miei confronti, pertanto sono venute meno la basi per continuare a ricoprire questo ruolo”.
Quando Moscheti parla di mancanza di fiducia fa chiaro riferimento alla Commissione di maggioranza per il bilancio aggiungendo: “Di questa commissione fanno parte Alfredo Marelli presidente del Consiglio, il sindaco, la consigliere Elena Corti e i capigruppo di maggioranza ed è la prova evidente di come il sindaco non riponga più fiducia in me”.
A questo punto si sente tradito? “Tradito no. Ma di fatto sono stato commissariato. Il lavoro che dovrei fare io verrà svolto da una Commissione e io dovrei semplicemente recepire le decisioni prese da persone che non hanno nè l’esperienza nè le capacità di redarre un bilancio, quindi la mia presenza non ha più senso e la cosa migliore che mi resta da fare è quella di dimettermi”.
E dopo le dimissioni cosa farà?
“Mi è arrivata proprio ieri una mail di mio figlio, nella quale mi ha scritto: ’45mila persone perderanno l’assessore al Bilancio’ ma due bambini potranno finalmente avere il loro nonno’ . E visti gli impegni assunti in questi anni hanno ragione di reclamarmi e a mia volta io ho voglia di stare con loro”. Quindi farà l’assessore ai nipoti… “Diciamo di sì”, congedandosi con un grande sorriso.