LECCO – «Passata l’emergenza sulla statale 36, chiediamo all’Anas di prendersi carico anche della risistemazione della provinciale 72». È la richiesta del presidente della Provincia di Lecco, Daniele Nava, il quale durante il consiglio provinciale di lunedì sera ha reso nota la posizione di Villa Locatelli in merito alle ultime vicende che hanno interessato la ss36 e, conseguentemente, anche la strada che costeggia la sponda est del lago. Una posizione, questa, che è stata illustrata durante le riunioni dei giorni scorsi con l’Anas e che sarà ribadita anche in una lettera scritta.
«La chiusura della statale 36 – ha spiegato Nava – ha comportato il transito di tutto il traffico, compresi i mezzi pensanti, lungo la provinciale 72. Se si aggiungono le condizioni meteorologiche attuali, possiamo immaginare le condizioni in cui questa strada si troverà una volta finiti i lavori sulla statale. Posto che la responsabilità per la situazione in cui versa la 36 sono da ricercare in chi l’ha costruita trent’anni fa, ritengo che la Provincia non debba farsi carico della risistemazione della 72. Una volta terminati i lavori sulla statale, chiediamo quindi all’Anas di occuparsi anche della provinciale. Inutile dire che in caso contrario Villa Locatelli non avrebbe le risorse necessarie per intervenire».
Un tema, questo, su cui è intervenuto con determinazione anche il capogruppo del Pd Italo Bruseghini, il quale nel corso dell’assise ha sottoposto a Nava e all’assessore al Lavori pubblici Stefano Simonetti un’interrogazione circa la situazione. Tra i punti sollevati dal capogruppo Pd spicca soprattutto la richiesta ad Anas di una documentazione completa e riguardante i lavori della galleria di Monte Piazzo, i progetti, le gare, i costi dell’opera e l’inizio lavori, con relative date di ogni atto, «al fine di verificare se ci siano state eventuali responsabilità nei ritardi o negligenze e, se così fosse, procedere da parte della Provincia a una denuncia alla autorità giudiziaria nei confronti di tutti i responsabili per interruzione di pubblico servizio con la richiesta di risarcimento danni subito dal territorio». Una documentazione, quindi, che possa fare luce su tutta la vicenda, in quanto «è necessario – ha affermato Bruseghini – accertare le responsabilità in tutta questa storia. Cos’è avvenuto dalla frana del 2002 ad oggi? Perché i lavori sono iniziati solo nel 2012? Siamo stufi – ha aggiunto – di essere trattati come sudditi dall’Anas e credo che il presidente Nava dovrebbe richiedere alla Procura della Repubblica di aprire un fascicolo sulla questione».
Richieste a cui Nava ha risposto ribadendo ancora una volta che «attualmente la priorità è quella di trovare una soluzione a questa situazione indecente. Risolta l’emergenza – ha proseguito – bisognerà procedere accertando le responsabilità, che non riguardano solo i ritardi nella messa in sicurezza della strada, ma anche le modalità di costruzione di questa. Una statale che dopo trent’anni cade a pezzi – ha concluso – non è assolutamente normale».