LECCO – “Non c’è oggetto della questione, non mi preoccupo di queste stupidaggini”. Così il presidente della Provincia Daniele Nava (PDL) risponde al senatore Mario Mantovani che ieri sera, con una nota, ha di fatto estromesso i vertici del PDL lecchese. Il coordinatore regionale lombardo ha infatti notificato al direttivo provinciale “che con la nomina a commissario provinciale dell’on. Michela Vittoria Brambilla sono sciolti gli organi periferici elettivi” e che ” il commissario provinciale è per tanto l’unico soggetto delegato alla rappresentanza del Pdl verso terzi”.
Una brutta tegola ai danni del vice-coordinatore Antonio Pasquini, che si è trovato sollevato dal proprio incarico.
La risposta di Mantovani è giunta dopo la richiesta del vice-coordinatore ed ora consigliere regionale, Mauro Piazza “di lasciare le cose come stanno, in questo momento di transizione post-elettorale, pur sapendo formalmente cosa implica la nomina di un commissario – ha spiegato lo stesso Piazza – Sostanzialmente, visti risultati elettorali e la contingenza dei fatti, avremmo ritenuto opportuno preservare gli attuali ruoli fino al nuovo congresso”.
Speranze, quelle dei dirigenti lecchesi, che si sono rivelate vane: “Al contrario – spiega ancora Piazza – abbiamo ricevuto una risposta non-politica ma burocratica. Anche oggi ho incontrato il senatore Mantovani e gli ho spiegato di nuovo la situazione, sollecitandolo a risolvere nei migliore dei modi la questione per evitare che nel Pdl si verifichino forti contestazioni o divisioni che farebbero solamente male al partito”.
Piazza non ha risparmiato una stoccata nei confronti del commissario Brambilla: “Vorremmo che prevalesse il buonsenso tenendo conto dell’effettiva realtà delle cose. Se l’On. Brambilla vuole infischiarsi di tutto e di tutti arrogandosi il diritto di fare il bello o il cattivo tempo, questo non ci lascerà inerti”.
Di seguito il comunicato diramato alla stampa dai vertici lecchesi del Pdl:
“A seguito delle notizie stampa apparse, Mauro Piazza, Daniele Nava, Giulio Boscagli, Antonio Pasquini e il Direttivo provinciale precisano quanto segue:
Premesso che sono ritenute illegittime le dimissioni richieste a Mauro Piazza poiché non previste da statuto e regolamento, al punto che in merito è stato presentato regolare ricorso ai probiviri del partito;
premesso che sono in corso le verifiche di legittimità del commissariamento, con i dovuti passaggi previsti dallo statuto negli organismi nazionali, passaggi di cui ad oggi non abbiamo riscontro;
premesso che la ricostruzione dei fatti e delle vicende accorse mercoledì u.s. sono frutto di una fantasia di taluni, forse ancora sotto choc per il pessimo risultato elettorale personale, sottolineiamo che:
Nonostante, nei giorni scorsi con il senso di responsabilità che ci contraddistingue abbiamo presentato una proposta politica all’on. Brambilla, chiedendole di utilizzare il Direttivo democraticamente eletto e rappresentativo del PdL lecchese quale organo di governo collegiale, assieme al Vice Coordinatore eletto, in attesa di un congresso da celebrarsi a brevissimo (e che continuiamo a chiedere con forza), abbiamo ricevuto in cambio una riposta non pertinente, di carattere burocratico, che nulla aggiunge a quanto previsto da statuto.
Ci rammarichiamo di questo, poiché la proposta era volta a tutelare l’attività svolta dal PDL Lecchese.
Infatti riteniamo difficile condurre e motivare un partito a livello locale senza l’appoggio di Presidente della Provincia, Consigliere regionale, Consiglieri provinciali, Assessori provinciali, Sindaci, Vice sindaci, Assessori comunali, Consiglieri comunali, Coordinatori cittadini: tutte persone che si riconosco e si riferiscono al Direttivo provinciale eletto dal congresso. Insomma, è difficile fare il generale senza l’esercito.
Se venisse disattesa questa semplice ed evidente realtà delle cose, si prefigurerebbe per il nostro PdL un periodo di grande divisione e difficoltà, cosa grave in un momento così delicato per il partito e per la situazione nazionale. Ci pare questa l’unico aspetto “devastante” emerso in queste ore.
Nessuna sfiducia può giungere nei confronti del Direttivo provinciale, democraticamente eletto, poiché non esiste questo istituto. Così come nessuno può esautorarci dai ruoli che ricopriamo e in forza dei quali facciamo politica sul territorio e per il territorio.
Del resto, come testimoniano le preferenze ottenute da Mauro Piazza, la fiducia l’abbiamo avuta direttamente dagli elettori.
Nessun legame infine vi è tra le questioni del PdL lecchese e le vicende relative al Consiglio e alla Giunta regionale.
Anche questa volta, come sempre, riteniamo che siano il buon senso e il valore della democrazia il campo su cui vale la pena confrontarci.
Di tutte queste nostre preoccupazioni abbiamo messo al corrente il Segretario Angelino Alfano e il Presidente Silvio Berlusconi.
Detto questo, il Direttivo provinciale è convocato la prossima settimana per il proseguimento dei lavori.
Stiamo in particolare lavorando all’organizzazione della manifestazione che si terrà a Roma il 23 marzo in sostegno del Presidente Berlusconi, così come da accordi intercorsi con il sen. Mantovani, che Mauro Piazza ha avuto modo di sentire nella mattinata odierna in una telefonata avente per oggetto la soluzione della situazione lecchese del PdL”.