Province salvate dal referendum, “ma così è difficile proseguire”

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Il presidente della provincia, Flavio Polano
Il presidente della provincia, Flavio Polano
Il presidente della provincia, Flavio Polano

 

LECCO – Impoverite di risorse e di competenze, date per morte prima della loro cancellazione, le Province risorgono con la vittoria del ‘No’ al referendum sulla riforma costituzionale che avrebbe dovuto abolirle. Restano in vita, ma in che condizioni? E quale sarà il loro futuro?

Lo vorrebbe sapere anche Flavio Polano, presidente della Provincia di Lecco, che ha dovuto guidare Villa Locatelli negli anni più difficili, con risorse sempre più stringate, perché il destino avrebbe dovuto essere l’inclusione dell’ente lecchese in una più ampia Area Vasta, rimasta comunque indefinita dopo mesi di dibattiti e confronti con i territori vicini, ora tramontata anch’essa dopo l’esito referendario.

“Stiamo cercando anche noi di capire cosa accadrà ora – ci fa sapere Polano prima di prendere parte all’incontro di martedì sera convocato dall’Unione Province proprio su questa tematica – L’esito del referendum ha interrotto il percorso iniziato con la Delrio, legge ponte che introduceva il concetto di Area Vasta, la quale, con la bocciatura della riforma costituzionale, ha perso di efficacia. Ora si rende assolutamente necessaria una rimodulazione della legge per consentire ai nostri enti di continuare ad operare. Chissà infatti quanto dovremo aspettare per una nuova riforma costituzionale e non sappiamo nemmeno che tipo di governo sorgerà alle prossime elezioni e quali obiettivi si porrà”.

Provincia - Villa Locatelli
L’ingresso di Villa Locatelli, sede della Provincia di Lecco

 

Due i problemi che si pongo nell’immediato riguardo al funzionamento delle Province: soldi e competenze.

“C’è una questione economica di risorse per garantire l’erogazione dei servizi – prosegue Polano – le risposte dovranno essere contenute nella Legge di Stabilità che speriamo possa effettivamente essere approvata prima di Natale. La Provincia di Lecco, come stabilito dalla Delrio, ha recentemente approvato il bilancio previsionale del 2016, ormai un bilancio consultivo visto che mancano pochi mesi alla fine dell’anno. Abbiamo in bilancio risorse fino al 31 gennaio, sulla carta ci sono soldi anche per il 2017 che potrà proseguire anche in esercizio provvisorio, ma spetta alla Legge di Stabilità dirci come dovremo muoverci”.

Viabilità e scuola sono le funzioni fondamentali rimaste in campo all’ente provinciale, che gestisce su delega della Regione anche i trasporti pubblici, ambiente, cultura e turismo, mentre l’ufficio caccia e pesca è stato trasferito al ‘Pirellino’.

“La grande variabile ora è come si comporteranno le Regioni – prosegue Polano – la partita sulle funzioni delegate resta aperta. Noi continueremo ad operare ma urgono chiarimenti da parte del legislatore”.

Nel frattempo, ci si prepara a nuove elezioni in Provincia: l’8 gennaio, infatti, si rinnova il consiglio provinciale, ogni due anni come stabilito dalla Delrio alla quale le Province devono ancora attenersi.