LECCO – “Alfano e Renzi cercano altri 6.500 posti letto per gli immigrati. Sappiano, sia loro che la prefettura, che in Provincia di Lecco non c’è nemmeno un posto disponibile e la Lega Nord è pronta ad occupare ogni albergo, ostello, scuola o caserma destinati ai presunti profughi, questo perché prima vanno destinati agli italiani in difficolta’.
I prefetti oltre ad avere l’assurdo potere di collocare profughi nei nostri comuni senza chiedere il permesso ai residenti e all’amministrazione comunale democraticamente eletta, ora potranno perfino requisire strutture o firmare provvedimenti di occupazione di urgenza. Ma non eravano in uno stato democratico a sovranita’ popolare? Da quanto sta succedendo non si direbbe.
Questo vuol dire che dare un tetto ai clandestini è urgente mentre dare un tetto ai nostri anziani, disoccupati, famiglie che non arrivano a fine mese e non hanno i soldi per pagare l’affitto non è urgente? Chiedo a tutti i sindaci di preparare una lista dei soggetti bisognosi residenti nei propri comuni, e ai disoccupati ed anziani in difficolta’ chiedo di fare subito richiesta di un alloggio presso il proprio comune di residenza.
Queste richieste chiedo che ogni sindaco le protocolli con carattere d’urgenza c/o gli uffici della prefettura. Ora basta! Prima vengono i cittadini e poi i clandestini richiedenti asilo dei quali solo 1 su 10 risulta abbia veramente i requisiti per chiedere asilo, tutti gli altri, il 90%, restano immigrati entrati clandestinamente nel nostro paese, ma fintanto che restano nello status di richiedenti asilo lo stato spende per ognuno di loro oltre 1.000 euro al mese, somma alla quale molti nostri pensionati non arrivano neppure dopo una vita di lavoro e sacrifici, e dopo aver pagato per una vita tasse e contributi. Il Viminale insiste affermando che serve una equa suddivisione delle responsabilita’ di tutti i capoluoghi di provincia! Questo vuol dire, e i lecchesi devono saperlo che con massima certezza e trasparenza, che se voteranno Bodega, sostenuto da NCD, o Brivio, Lecco sara’ invasa da immigrati clandestini, quello che vediamo oggi nei parcheggi non sara’ nulla.
La Lega è l’unico partito ad opporsi con forza a questa politica immigratoria scellerata. Solo la Lega mette al primo posto gli interessi, i diritti dei cittadini, tutti gli altri sono disposti a cancellare i nostri diritti, la nostra storia, la nostra cultura, la nostra identita’ a favore di popolazioni giunte sul nostro paese in modo clandestino.
Lo stato italiano ospita i clandestini in hotel spendendo per ognuno di loro oltre 1.000 euro al mese, una vergogna nei confronti dei tanti cittadini italiani disoccupati e senza casa. La sinistra dice che l’operazione mare nostrum non ha incentivato gli sbarchi, FALSO nel 2014 sono sbarcati oltre 170.000 immigrati, 4 volte quelli del 2013. La sinistra dice inoltre che sono profughi che scappano da guerre e persecuzioni, FALSO solo 1 su 10 ottiene lo status di rifugiato politico. La sinistra dice anche che tra i richiedenti asilo vi sono tante donne e minori, FALSO il 92% è di sesso maschile e il 94% sono maggiorenni.
La Lega Nord chiede più legalità e più sicurezza, ma per ottenere questo bisogna andare nella direzione opposta del Governo Renzi-Alfano e sono i numeri che lo dimostrano. Quando il ministro dell’Interno era Maroni c’era una politica dei respingimenti ed un contrasto totale all’immigrazione clandestina, una difesa delle frontiere, ed erano stati instaurati accordi ed aiuti economici per lo sviluppo nei paesi d’origine, questa ricetta aveva permesso nel 2010 di contenere gli sbarchi degli immigrati a 4.406 unità. Con l’operazione mare nostrum di Alfano-Renzi, l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, l’apertura delle frontiere e il vitto e alloggio gratuiti a tutti i clandestini ha portato nel 2014 gli sbarchi degli immigrati a quota 170.100 unità.
Nel nostro paese non c’è posto per tutti, e con questa affermazione non si vuole andare contro i principi cattolici di accoglienza, ma si vuole soltanto essere realisti. Chi alimenta un’immigrazione incontrollata dando false illusioni è un criminale, perché fa un danno sia al paese d’origine dal quale vengono sottratte risorse che potrebbero contribuire alla crescita del loro paese, che al nostro: da noi infatti tutti coloro che non troveranno lavoro ed un futuro, non potranno che dedicarsi ad attività illecite finendo nelle mani della criminalità. E la nostra soluzione è una sola: AIUTIAMOLI A CASA LORO! …E comunque prima vengono i cittadini, non i clandestini!”
Il Segretario Provinciale di Lecco Lega Nord
Nogara Flavio
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“In questi giorni pre-elettorali, si sono sentite molte voci parlare, spesso a sproposito, di tematiche legate ai richiedenti asilo e alla loro accoglienza. Vorremmo ripartire dai fatti, per evitare che un argomento tanto delicato venga banalizzato per una manciata di voti.
Il numero di arrivi via mare nei primi tre mesi del 2015 è sostanzialmente uguale al dato del 2014 quando l’operazione Mare Nostrum era in pieno svolgimento. Questo trend è strettamente legato al numero di emergenze umanitarie in corso in Medio Oriente (Siria ed Iraq), ed a sud del Mediterraneo (in Libia e, più a sud, in Somalia, Mali, Nigeria e Sud Sudan).
La fine di Mare Nostrum, pur non avendo effetti sul numero di persone in arrivo, ha però coinciso con un netto aumento del numero di persone morte e disperse in mare, quasi 500 nel 2015, un numero 30 volte superiore a quello del 2014.
Negli ultimi quattro anni, i principali paesi d’origine degli arrivi via mare in Italia sono sempre stati paesi colpiti da gravi crisi umanitarie.
È quindi il caso di alzare lo sguardo e di ampliare un po’ l’orizzonte per comprendere che quello a cui stiamo assistendo è solo l’ultimo passo di un percorso lungo e complesso. Le migrazioni non sono un fatto nuovo né, tantomeno, un’emergenza. Le migrazioni sono la risposta naturale dell’essere umano quando le condizioni di vita, nel luogo in cui vive, non sono più tollerabili.
La guerra civile in Siria ha causato dal 2011 oltre 200.000 morti e 9 milioni di profughi; la guerra civile in Libia ha causato dal 2014 oltre 3.000 morti e centinaia di migliaia di profughi; nel continente africano si contano circa 27 fronti di conflitto attualmente attivi, per citarne alcuni: Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Sud Sudan, Somalia, Mali. Sono questi conflitti a creare i profughi: oltre 46 milioni a livello globale, circa 60.000 in Italia, circa 240 in provincia di Lecco.
Appare quindi chiaro che la presenza di richiedenti asilo sul territorio provinciale sia il risultato dei numerosi conflitti dei paesi dell’area del Mediterraneo e del centro Africa, e andrebbe affrontata come problema internazionale e non come “costo da eliminare”. Crediamo inoltre che il territorio di Lecco possa sopportare il carico dell’accoglienza di duecento persone tragicamente colpite dalla storia.
I migranti sbarcati sulle nostre coste nell’ ultimo anno incidono sul sistema di accoglienza del nostro Paese, e considerando le condizioni di instabilità politica e di conflitto dei molti Paesi che si affacciano sul mediterraneo, si prevede che l’afflusso sulle nostre coste sia destinato ad aumentare, ma dando uno sguardo oltre i nostri confini, in base ai dati dell’UNHCR (l’agenzia ONU per i rifugiati) il numero di rifugiati accolti dall’Italia rimane modesto se comparato a quello di altri paesi in Europa e nel mondo.
L’Italia accoglie un rifugiato ogni mille persone, ben al di sotto della Svezia, con (più di 11 rifugiati ogni mille) e la Francia (3,5 ogni mille). In Medio Oriente, il Libano, al confine con la Siria, accoglie circa 1,2 milioni di rifugiati, pari a un quarto della popolazione del paese.
Di fronte a drammi di questa portata, in nome di un’umanità condivisa, non si può restare indifferenti o, peggio, utilizzarla la questione dei richiedenti asilo in modo strumentale. Il sistema di accoglienza ha certamente dei limiti strutturali, primo tra tutti quello di affrontare la questione come un’eterna emergenza. Questo approccio impedisce qualunque tipo di progettualità a lungo termine e di strategia che non sia la semplice gestione del quotidiano e la sterile polemica sui costi. Parlando di costi, è necessario fare chiarezza. La cifra giornaliera pro capite stanziata dal Ministero dell’Interno alle strutture che hanno dato la loro disponibilità ad ospitare i profughi per l’assistenza è di 35€, cifra che comprende: vitto, alloggio, pocket money (2,50€ per le piccole spese: telefonate, mezzi pubblici, sigarette) e in qualche caso l’attivazione di un corso di italiano.
L’associazione Les Cultures svolge il suo servizio di mediazione culturale e di sostegno legale all’interno di una rete di associazioni e cooperative che si trovano a gestire il fenomeno sul territorio provinciale. Non rinunciamo, però, al nostro ruolo di osservatori critici della realtà perché siamo convinti che una persona che ha rischiato tutto quello che aveva, compresa la sua vita, abbia diritto ad un’accoglienza degna di questo nome. Nessuno escluso.
Les Cultures Onlus