LECCO – “Maroni ha deciso, gli Ster, le sedi territoriali della Regione, verranno chiusi e al loro posto si istituiranno otto “Uffici territoriali regionali” che aggregheranno più province. Si tratta di una decisione assunta in via sperimentale contenuta nel Primo provvedimento organizzativo del 2016, approvato ieri dalla Giunta regionale.
La riorganizzazione è fatta in vista del completo superamento delle Province che avverrà con l’approvazione della Riforma della Costituzione. L’assetto prefigurato nella delibera ricalca la proposta avanzata la scorsa settimana da Maroni di istituire in Lombardia otto cantoni.
Saranno quindi cancellati gli Ster di Lecco e Monza anche se non è chiaro in quale delle due città avrà sede il nuovo UTR della Brianza.
A Maroni il parere del territorio non potrebbe interessare di meno. Nel momento in cui si sta partendo con il processo di semplificazione degli enti locali e l’individuazione delle aree vaste, non si poteva attendere ancora qualche mese per definire queste aggregazioni?
Ha già deciso da solo anche se pochi giorni fa, lanciando l’idea degli otto cantoni, aveva assicurato che avrebbe sentito anche le autonomie locali, come noi gli abbiamo chiesto con forza perché nella costruzione delle nuove aree vaste è necessario ragionare con criteri di omogeneità e funzionalità. Peraltro oggi c’è una grande confusione, con territori diversi per settori diversi: ci sono ancora le vecchie province, ci sono le ATS con altri confini, le agenzie della mobilità diverse ancora, poi ci sono le Aler e infine i collegi elettorali della Camera. Era davvero necessaria questa fuga in avanti? Secondo noi no.”
Raffaele Straniero, consigliere regionale del PD