LECCO – “Quando Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, – dichiara Enrico Castelnuovo, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Lecco- attaccava il silenzio del governo Renzi sul diffondersi in rete di videomessaggi a firma Isis che minacciavano il nostro Paese o quando denunciava l’insensatezza delle dichiarazioni del ministro Alfano che sosteneva che l’Italia non è un Paese a rischio, non è stata ascoltata.
Quando Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Lecco, insieme ai rappresentanti provinciali di Lega Nord e Forza Italia, – prosegue Castelnuovo- ha chiesto al Prefetto, sia in una lettera pubblica che in un incontro di persona, un’analisi attenta e puntuale dei livelli di sicurezza ed un’azione più stretta e ferrea di controllo su profughi, richiedenti asili e “migranti”, è stata sì ricevuta ma nei fatti non ha ricevuto a tempo debito le risposte che attendeva. Ed ecco che ora ci siamo ritrovati l’ISIS in casa nostra. Chi aveva ragione, allora? Noi o Angelino? ”.
“L’arresto di un terrorista jihadista, – rimarca Giacomo Zamperini, responsabile regionale per FdI-AN Lombardia in materia di immigrazione- che aveva ricevuto il preciso compito di colpirCI e che fino al 2015 ha vissuto nel Lecchese, dimostra solo una cosa: avevamo ragione su tutto! Sul pretendere più controlli, sul chiedere ai centri culturali islamici di farsi conoscere e di denunciare i potenziali terroristi, sull’esigere la sicurezza per i lecchesi! Dimostra – sottolinea Zamperini – che le paure e le preoccupazioni di tanti cittadini, che lamentavano di non sentirsi affatto protetti in casa propria, non erano paturnie di italiani razzisti che non vogliono integrarsi, come siamo stati accusati di essere dai soliti buonisti benpensanti della sinistra piddina. Erano e restano seri campanelli d’allarme che questo governo, più preoccupato a garantire lavoro alle cooperative d’accoglienza, non può più permettersi di non ascoltare”.