“Bollino rosa” agli ospedali lecchesi, attenti alla salute femminile

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guida bollinirosaLECCO – Quelli di Lecco e Merate si confermano Ospedali a misura di donna. O.N.Da., l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, che ogni anno segnala gli ospedali italiani più attenti alla salute delle donne e alle loro specifiche esigenze, ha assegnato, infatti, all’AO , per il biennio 2016-2017 , analogamente a quanto avvenuto per il biennio precedente , tre Bollini Rosa: due al Manzoni e uno al Mandic.

“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento – hanno dichiarato, all’unisono, per l’occasione, Giusy Panizzoli, Patrizia Monti e Paola Palmieri, rispettivamente Commissario Straordinario, Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo dell’AO –. I nostri sono Ospedali di eccellenza, non solo per la cura delle patologie che con maggiore frequenza interessano le donne, ma anche per la capacità professionale e umana del personale che accompagna ogni donna al centro del percorso terapeutico che la riguarda”.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati: la presenza, all’interno delle aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, di servizi rivolti alla popolazione femminile; l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, a garanzia di un approccio alla patologia in relazione alle esigenze della donna; l’offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale e alla presa in carico della paziente, come la mediazione culturale e il servizio di assistenza sociale.

Introdotta quest’anno, nello schema di valutazione di O.N.Da , anche una sezione dedicata alla prevenzione oncologica, al fine di valutare i servizi offerti dagli ospedali per la diagnosi precoce delle principali patologie oncologiche di interesse femminile, e alle problematiche di importante attualità riguardanti la salute della donna in età fertile , nonché l’offerta sanitaria concernente la neurologia.

Nell’assegnazione dei bollini rosa al Manzoni e al Mandic hanno  pesato , fra l’altro , la considerazione positiva per l’offerta della chirurgia ginecologica e oncologica; l’impegno dedicato alla cura della malattia di Parkinson e, in ambito neuropsichiatrico, al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare; la disponibilità di spazi per le mamme dei bambini ricoverati , soprattutto di quelli prematuri, il trasporto neonatale e avanzato e materno e il percorso nascita.