LECCO – Il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani ha parlato a Lecco per l’incontro organizzato dall’ASL per fare il punto sulla situazione della sanità lombarda.
“Un settore di eccellenza” secondo l’assessore, riconosciuto alla nostra sanità lombarda sia a livello europeo e persino mondiale. Ma il responsabile della Sanità lombarda ha evidenziato anche le ragioni che spingono verso una necessaria riforma sanitaria.
“Da un lato – ha chiarito – gli interventi di prevenzione, le tecnologie e l’innovazione diagnostica e terapeutica hanno notevolmente contribuito ad un innalzamento della speranza di vita ed anche ad una sua qualità migliore rispetto al passato; dall’altro ciò ha generato un costante aumento di pazienti che soffrono di patologie croniche, per i quali sono necessari controlli e terapie continue. Il tutto a fronte di una significativa contrazione delle risorse disponibili”.
Ed è in questo quadro di riferimento che si stanno muovendo gli interventi della riforma della sanità regionale presentati a Lecco. “Se in Lombardia ci sono oltre 3 milioni di pazienti cronici, che costituiscono il 30% della popolazione – ha spiegato il vice presidente – questi numeri si riscontrano anche nella provincia di Lecco, dove su 342.000 cittadini (aumentati del 4% negli ultimi 5 anni), la popolazione anziana oltre i 65 anni è pari al 20%”.
Secondo quanto riferito dai vertici regionali della sanità, le prestazioni specialistiche ambulatoriali avrebbero visto un incremento sia del volume sia della spesa pari a 236 euro pro capite. “E’ necessario quindi non incrementare ma organizzare meglio e passare da un modello sanitario in cui semplicemente “si cura” ad uno in cui “ci si prende cura del paziente” ha sottolineato l’assessore Mantovani. E in tal senso ha rivolto la sua attenzione verso il ruolo, da rivisitare, oggi ricoperto dal medico di famiglia: “Non è possibile che un paziente, un malato cronico che ha bisogno con urgenza del proprio medico debba chiedere un appuntamento per 7, 10 giorni dopo”.
“Vanno fissate regole – ha detto ancora Mantovani – che valutino la presa in carico ovvero la corretta valutazione del bisogno anche grazie all’intervento dei Medici di medicina generale e che garantiscano una continuità assistenziale in grado di accompagnare il paziente nel suo cammino da e verso l’ospedale”. Il tutto senza dimenticare gli interventi strutturali, per i quali nel 2013 Regione Lombardia ha stanziato circa 3 milioni di euro solo per la provincia di Lecco.
L’intervento sugli aspetti sanitari affrontati dal vice presidente Mantovani è stato preceduto da quello dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato di Regione Lombardia Maria Cristina Cantù, la quale, sul tema delle Regole di Sistema ha chiarito: “Il cambiamento sarà la parola chiave, deve essere chiaro – ha affermato con determinazione – che non dobbiamo avviare il cambiamento attraverso la nostra esperienza o il nostro vissuto, ma dobbiamo pensare a tale cambiamento in modo sistematico”. L’assessore ha quindi ribadito che questo metodo eviterà il rischio di reiterare eventuali errori del passato.