Defibrillatori per le vie della città. La Cri raccoglie fondi

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – L’arresto cardiaco rappresenta un problema che coinvolge tutta la collettività. I dati di una ricerca svolta alla fine del 2002 indicano in circa 50.000 casi il numero degli italiani che muoiono per arresto cardiaco. Oltre la metà dei casi di arresto cardiaco avviene a casa, 1/3 degli eventi si ha sul posto di lavoro o in strada.

La sola arma possibile è la diffusione della Cultura dell’Emergenza Cardiologica, nonché la realizzazione dei presupposti per attuare rapidamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione cardiaca precoce.

Ne è convinta la Croce Rossa di Lecco che con il patrocinio di Comune, Azienda Ospedaliera e AREU 118, ha lanciato il progetto “Lecco Cuore”, con il quale punta a munire il capoluogo di una rete di defibrillatori semiautomatici per soccorrere la vittima prima dell’arrivo dell’ambulanza e prevenire così le conseguenze della morte improvvisa.

I defibrillatori verrebbero installati nei luoghi maggiormente frequentati dai pedoni e localizzati dalla Croce Rossa in: piazza XX Settembre, tra via Cavour e piazza Lega Lombarda, Piazza Garibaldi nella zona antistante al Bar Cova, via Amendola all’altezza del mercato cittadino, al Centro commerciale La Meridiana, al Centro sportivo Bione e sulla pista ciclabile di Rivabella, alla Stazione ferroviaria, nei pressi delle scuole Bovara e Bertacchi. Ogni colonnina ha il costo di 3,5 mila euro e l’associazione ha calcolato in circa 25 mila euro i fondi necessari per completare il progetto nel centro della città.

Nel scegliere i punti d’installazione dei preziosi strumenti, la Croce rossa ha calcolato una copertura dell’area circostante con la distanza dal defibrillatore percorsa a piedi in 60/90 secondi. Perché 60/90 secondi?

Una persona in arresto cardiaco ha un calo della possibilità di sopravvivenza che ammonta al 8/10% al minuto – spiegano – Se il defibrillatore è più distante dall’evento di una distanza percorribile in 90 secondi, significa che il first-responder non potrà tornare sul paziente prima di 3 minuti”.

Un aspetto non tralasciato è quello della formazione e certificazione dei “First Responders”, ovvero chi si trova ad intervenire per primo in caso di arresto cardiaco, in modo che possano garantire un supporto vitale di base immediato.

Proprio per la necessità di avere persone preparate ad affrontare l’eventuale situazione di emergenza a poca distanza dal defibrillatore, l’appello alla formazione è rivolto ai commercianti e personale degli esercizi pubblici nelle adiacenze delle colonnine che verrebbero installate.

Con il progetto “Lecco Cuore”, Aziende, Associazioni Sportive, Scuole, Comuni, Privati Cittadini possono salvare una vita in maniera semplice e poco onerosa” lancia l’appello la Croce Rossa, che offre agli aderenti la propria consulenza per l’identificazione del luogo più adatto per installare un DAE, la stesura del progetto da sottoporre all’A.A.T. 118 di Lecco e la cura ordinaria degli apparati.

Questo sabato (28 settembre) lo stand dell’associazione farà tappa in piazza Garibaldi dove sarà possibile contribuire al progetto, provare pressione, glicemia ed anche compiere delle esercitazioni di rianimazione polmonare su alcuni manichini.