LECCO – “Canta che ti sento” è il laboratorio di musicoterapia attivo, dal 2007, presso la Patologia Neonatale dell’Ospedale Manzoni: nacque allora da un’idea di Rinaldo Zanini, Direttore del Dipartimento Materno Infantile, e di Roberto Bellù, responsabile della Neonatologia dell’Ospedale di Lecco, con la collaborazione del Maestro e musicoterapeuta Mauro Galluccio.
Il laboratorio si pone come obiettivo quello di riallacciare la relazione madre-bambino, attraverso il canto e il suono della voce materna.
“L’aspetto fondamentale e importante di questo progetto – spiegano gli specialisti della Terapia Intensiva Neonatale – è la relazione precoce che si instaura tra la mamma e il nascituro. Questo legame si crea fin dalle prime settimane di gestazione, quando l’embrione sviluppa i primissimi sistemi sensoriali.
Dall’esperienza di musicoterapia sono nati, dal 2007 ad oggi, cinque cd musicali: l’ultimo è appena uscito in questi giorni e raccoglie, come nelle precedenti edizioni, ninne nanne inedite scritte e cantate dalle mamme dei bambini prematuri ricoverati in Terapia Intensiva , musicati e arrangiati da Mauro Galluccio.
Il canto della ninna nanna, dopo la nascita, racconta il musicista “facilita la comunicazione precoce con il neonato e la voce della mamma diventa un suono di riconoscimento che può contribuire a ricordare al neonato la calma e il benessere di quando si trovava nell’utero”.
Il fatto è , aggiunge Zanini , che “la voce materna ha un impatto sul bambino diverso da qualsiasi altra voce e che il suo utilizzo tende a ricreare una sorta di cordone ombelicale sonoro. In particolare nelle situazioni di difficoltà (come in un parto pre termine) è un valido supporto per facilitare e aiutare a ritrovare la relazione naturale che invece la nascita prematura interrompe, rendendola problematica”.
La quinta edizione del CD è stata curata dall’Associazione L’Albero Sonoro con il contributo dei volontari delle Associazioni Cuore di Maglia e Easy Mami e con il supporto di due importanti sponsor.