Ospedale: “personale carente e tagli” è scontro coi sindacati

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LECCO – “Strappo” tra sindacati e Azienda Ospedaliera: i rappresentanti dei lavoratori martedì hanno abbandonato il tavolo della trattativa, sospendendo le relazioni sindacali con i vertici dell’ospedale.

Tra le motivazioni che hanno portato alla rottura dei rapporti, spiegano Rsu e sindacati, sarebbe sta l’ennesima assenza al tavolo del commissario straordinario, nonostante ne fosse stata richiesta la presenza, mancate risposte sulla situazione di carenza di risorse umane, denunciata dai sindacati, specie infermieristiche, “determinata da scarse assunzioni, contratti non rinnovati, assenze mai sostituite”.

“La situazione – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – è ulteriormente peggiorata a seguito dell’adeguamento alla normativa europea che prevede un maggior numero di risorse per ottemperare al rispetto dei riposi giornalieri e settimanali ( 11 ore tra un turno e l’altro etc.)”.

I sindacati lamentano anche tagli di risorse per gli acquisti, “con conseguenti riduzione della qualità e quantità del materiale con ripercussione sulla sicurezza dei pazienti e del personale addetto all’assistenza” e la mancata risposta all’annoso problema della logistica del CPS di Lecco e del CRA di Bosisio, “rimbalzata ormai da una direzione all’altra senza mai una volontà concreta di mettere il lavoratori e i pazienti in condizione di operare e di essere curati in una struttura che rispetti le elementari regole di sicurezza e dignità”.

Nessuna risposta, secondo quanto riferito dai sindacati, anche sulla riorganizzazione del presidio di Bellano, “che a distanza di 15 anni non vede ancora un futuro definito per il suo completamento, ma solo un depauperamento di servizi e personale” ed anche sulla continua riduzione dei posti letto di Merate, “con conseguente disagio per il personale e per i ricoverati che devono spostarsi su Lecco”.

“Davanti al silenzio deleterio di questa direzione e alla dimostrazione di astrazione dalla realtà che tutti i giorni vivono i lavoratori, al quadro generale in cui versa la sanità, davanti alle ricadute della nuova riforma del servizio sanitario – concludono i sindacati – la RSU e le OOSS territoriali chiedono a tutti i lavoratori di sostenere attivamente tutte le rivendicazioni che si deciderà di intraprendere”.