Stuzzicadenti ingerito finisce nel pancreas: curato a Lecco

Tempo di lettura: 2 minuti

ospedale-manzoni-lecco

LECCO – Un rarissimo caso di pseudotumore del pancreas, causato dall’ingestione accidentale di uno stuzzicadenti che aveva perforato l’intestino penetrando nel pancreas, è stato diagnosticato e trattato endoscopicamente dai gastroenterologi del Manzoni.

Il caso, racconta Fabrizio Parente , direttore della Gastroenterologia del Manzoni , “riguardava un paziente di 48 anni che al momento dell’accesso in ospedale riferiva la manifestazione , da alcuni giorni, di dolore addominale sordo e la comparsa di colorazione gialla della cute e delle sclere degli occhi. Gli esami ematochimici e strumentali eseguiti (inclusi ecografia e TAC all’addome) – aggiunge lo specialista di Lecco – documentavano un ittero ostruttivo determinato da una massa pancreatica, per cui il paziente veniva ricoverato in Chirurgia Generale per sospetto tumore del pancreas”.

Il Dott. Fabrizio Parente
Il Dott. Fabrizio Parente

Gli ulteriori accertamenti gastroenterologici eseguiti nel corso del ricovero (tra cui una eco endoscopia pancreatica) dimostravano la presenza di un sottile corpo estraneo nel pancreas, la cui punta affiorava nel lume dell’intestino.

“Il paziente – continua Parente – veniva così sottoposto, in anestesia generale, ad una endoscopia operativa durante la quale si procedeva per via endoscopica (e quindi senza intervento chirurgico tradizionale) all’estrazione del corpo estraneo pancreatico che si rivelava uno stuzzicadenti della lunghezza di 7 cm “.

Dopo una adeguata terapia antibiotica e degenza ospedaliera, il paziente è stato dimesso in buone condizioni generali, con scomparsa dell’ittero cutaneo e la risoluzione della sintomatologia dolorosa addominale. Una TAC addominale di controllo eseguita a distanza di 3 mesi dall’estrazione del corpo estraneo ha documentato una normale morfologia del pancreas.

”Nella letteratura scientifica internazionale sono già stati riportati alcuni casi di pseudotumore pancreatico dovuti a corpi estranei appuntiti che dopo essere stati ingeriti accidentalmente hanno perforato la parete intestinale e sono migrati nel pancreas, ma l’eccezionalità del caso di Lecco – sottolinea il primario – sta nelle modalità di estrazione del corpo estraneo, che per la prima volta in assoluto è stato asportato endoscopicamente , senza ricorrere ad un intervento chirurgico tradizionale”.

Anche l’intervento lecchese ha interessato la stampa internazionale del settore, resoconto e analisi della vicenda clinica sono stati ripresi infatti dalla più importante rivista americana di Endoscopia digestiva ( Gastrointestinal Endoscopy).