Scuola. “Con il nuovo decreto aumentate le forze del 30%”

Tempo di lettura: 3 minuti
Il provveditore Luca Volonté

 

Luca Volontè (1)
Luca Volontè

 

LECCO –  Tempo di bilanci per l’Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia , “reduce” dalla frenetica attività di reclutamento straordinario previsto dal decreto “buona scuola” varato dal governo Renzi. A dare un quadro della situazione lecchese è stato il provveditore Luca Volontè, che si è dichiarato soddisfatto del risultato raggiunto.

“I termini dettati dalla legge – ha infatti spiegato Volontè – prevedevano di concludere le nomine entro il 31 agosto 2015, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico che di fatto è iniziato il 1° settembre. A Lecco, l’ufficio territoriale è riuscito a stare nei termini previsti”.

Per quanto riguarda i presidi, contro gli otto posti vacanti che si erano preannunciati qualche settimana fa, le situazioni problematiche si sono ridotte a tre su quarantatrè, ha fatto sapere il provveditore. “Ad oggi mancano le nomine dei presidi degli istituti comprensivi di Calolzio e Cremeno. Premana, che sarebbe la terza situazione carente, per legge non prevede alcuna nomina essendo il numero complessivo degli studenti iscritti inferiore a 400”.

A livello di organico, si è calcolato che il decreto “buona scuola” abbia comportato un aumento del 30%:  “Tramite la fase A del decreto – ha spiegato Volontè – diverse supplenze annuali, che avrebbero quindi dovuto aspettare il prossimo anno scolastico per ripresentarsi, sono diventate assunzioni a tempo indeterminato”. Dati alla mano, delle 40 nomine effettuate nella fase A per le scuole secondarie di primo grado, 12 sono state permesse dal nuovo decreto. Per le superiori si parla invece di 19 nomine su 84 totali.

L’attesa ora è per i precari e gli aspiranti in graduatoria a esaurimento (o cosiddetto organico aggiunto), le cui nomine sono da ieri, mercoledì 2 settembre, effettuate nella cosiddetta fase B della buona scuola, quella nazionale, che prevede il reclutamento da e per Province diverse, in tutta Italia: “In mancanza di aspiranti nella nostra Provincia – ha spiegato il Provveditore – verranno ‘chiamati’ aspiranti di altre Province. Questo aumenterà il bacino d’utenza anche se, di fatto, parte dell’organico aggiunto degli istituti lecchesi verrà da fuori Lecco. Questa seconda fase del decreto non prevede inoltre reclutamenti a livello regionale ma solo provinciale o nazionale”.

La data in cui verranno effettuate le nomine a fase B, a Lecco, è fissata per sabato 12 settembre. 157 il numero di insegnanti che potrebbero essere “importati” in fase nazionale.

“Idealmente – ha continuato Volontè – pensiamo di coprire 66 posti vuoti per quanto riguarda il sostegno, la cui situazione è indubbiamente più problematica. Basti pensare che nelle scuole medie, su 52 posti disponibili ne sono stati coperti solo quattro e in fase nazionale ne abbiamo quindi 48. Qui però il problema, ci tengo a specificarlo, non è solo amministrativo ma anche formativo e cioè spesso l’aspirante insegnante di sostegno non ha questa qualifica”.

In sintesi, ha detto Volontè, “quanto non è stato coperto da noi dovrà esserlo dal piano nazionale. Nonostante le indubbie difficoltà di quest’anno voglio ringraziare il lavoro degli Uffici scolastici che ha permesso di mantenere nelle tempistiche i risultati del reclutamento. Senza di essi le scuole non sarebbero riuscite per mancanza di forze e di competenze”.

“Voglio ricordare – ha concluso il provveditore – che questo è un passaggio della buona scuola e non il suo obiettivo. Questo è un anno di assestamento, già dal prossimo si potrà richiedere la mobilità straordinaria e le cose cambieranno di nuovo. L’importante, a mio avviso, è che per l’inizio delle lezioni, fissato il 14 settembre prossimo, un’alta percentuale di insegnanti sarà in classe”.