Affisso questo pomeriggio, sabato, uno striscione con scritto “Liberate il nostro Carlo”: “La sua vita è qui”
Intanto il sindaco Milani sta concordando con l’amministratore di sostegno un incontro di persona alla casa di riposo Airoldi e Muzzi di Lecco
AIRUNO – “Liberate il nostro Carlo”. Sono le parole stampate sul maxi striscione affisso da oggi pomeriggio, sabato, davanti alla casa del professor Carlo Gilardi, davanti al Comune. Lo ha posizionato, a nome di tutto il gruppo di airunesi preoccupati per il destino di Carluccio, Claudia Bonariva, lasciando anche un pennarello nero per firmare e sottoscrivere l’appello.
“E’ impossibile non voler bene a Carlo e vogliamo che torni a vivere a casa sua. Ha sempre abitato in semplicità e povertà, contento di poter vivere in mezzo agli animali nella sua amata campagna” ci ha detto questo pomeriggio, intorno alle 15, Claudia subito raggiunta da altri cittadini, airunesi di origine o residenti da qualche anno in paese, a cui sta a cuore il destino dell’anziano professore, prossimo a compiere, il prossimo 4 dicembre, 90 anni.
“Quello che vorrei aggiungere è che noi ci siamo – le fa eco Anna Vassena, legando anche un cuore allo striscione per simbolizzare tutto il suo affetto per Gilardi -. Lasciamo stare le polemiche: c’è un’inchiesta che farà luce su eventuali responsabilità. Ma Carlo deve tornare ad Airuno, lui ha vissuto per la sua comunità. E noi siamo pronti a metterci in gioco per aiutarlo e sostenerlo nelle incombenze domestiche, nelle pulizie e nella spesa. Carlo però è sempre stato uno che si è accontentato di poco, vivendo con uno stile direi francescano”.
Il sindaco e il suo legame profondo con Gilardi
Un riferimento, quello allo stile di vita povero e sobrio, a cui ha fatto riferimento anche il sindaco Alessandro Milani, questa mattina a margine della conferenza stampa convocata in Municipio per parlare del progetto Curiamo Airuno. “Incontrerò di persona il professor Carlo Gilardi nei prossimi giorni. Gli porterò i saluti e il calore di tutta la sua comunità” ha detto il primo cittadino che, negli ultimi giorni, si è confrontato più volte con l’amministratore di sostegno, l’avvocato Elena Barra, sulle condizioni di salute, non solo fisica ma anche psicologica, del professor gentile di Airuno.
Un incontro di persona dopo il messaggio vocale
Come noto, Carlo Gilardi è ricoverato da fine ottobre alla casa di riposo Airoldi e Muzzi di Lecco dopo un trasferimento dalla sua ultima residenza a Brivio, condivisa con il badante Brahim, avvenuto secondo quanto denunciato dalla trasmissione televisiva Le Iene contro la sua volontà. “Ho già avuto modo di ascoltare un suo messaggio vocale in cui mi diceva che stava bene. E ora stiamo organizzando un incontro di persona che avverrà, con tutte le misure di sicurezza anti Covid del caso, nei prossimi giorni. Conosco Carlo da quando sono piccolo e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Veniva in Municipio a trovarmi almeno due volte al mese, portandomi una poesia, sapendo della comune passione per la letteratura”.
Milani: “Dov’erano tutti quelli che si indignano oggi quando Carlo aveva bisogno?”
Finito a sua volta sotto il fuoco incrociato di accuse, insieme all’intera amministrazione comunale, lanciate da tante persone che, soprattutto sui social, hanno espresso a più riprese rabbia e frustrazione per la condizione in cui si è trovato il professor Gilardi, il sindaco tiene a precisare “di non aver mai fatto mancare il proprio sostegno a Carlo. Mi chiedo anche dove fossero tutte le persone che adesso si dicono dispiaciute per Carlo quando lui aveva bisogno. Ricordo anche che c’erano persone che lo criticavano perché ospitava a casa sua tante persone. E’ facile cavalcare ora l’onda mediatica, ma sappiamo che l’autorità giudiziaria sta facendo le indagini al fine di capire cosa è successo intorno a lui. Il nostro compito è quello di non alimentare informazioni fasulle: su una situazione estremamente delicata bisogna parlare solo a ragion veduta. Ribadisco la massima fiducia nelle istituzioni e la vicinanza a Carlo, che andrò personalmente a trovare nei prossimi giorni”.