Calolzio, al Lavello inaugurate le nuove barriere anti intrusione

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La cerimonia sabato mattina alla presenza di tanti cittadini

L’assessore Gandolfi: “Abbiamo vinto la sfida, ora avanti con la riqualifica di quest’area meravigliosa”

CALOLZIO – “L’area del Monastero del Lavello deve diventare sempre più bella e fruibile, soprattutto in ottica turistica. Questo è uno degli impegni che ci siamo presi come amministrazione e che intendiamo portare avanti. Possiamo dire che l’inaugurazione della nuova barriera anti intrusione rientri nel solco di questo obbiettivo”.

Al centro il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi, a destra l’assessore Gandolfi e a sinistra l’architetto Maggi della Fondazione Monastero del Lavello

Con queste parole il sindaco Marco Ghezzi ha aperto la cerimonia di inaugurazione delle nuove barriere anti sfondamento e anti intrusione posizionate nella giornata di ieri, venerdì, all’altezza dell’area pedonale vicino al Monastero del Lavello. Un progetto dell’assessore Dario Gandolfi, realizzato dalla ditta Edilsider in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Rota, ai quali è stata affidata la parte grafica delle barriere.

Tanti i cittadini che sabato mattina hanno voluto prendere parte alla cerimonia, insieme all’amministrazione comunale (presente a fianco del sindaco Ghezzi l’ex primo cittadino Cesare Valsecchi), alle associazioni cittadine, tra cui la Fondazione Monastero del Lavello presieduta da Daniele Maggi, e ai privati che hanno sostenuto l’opera. Ad intrattenere i presenti il Corpo Musicale G. Verdi di Calolzio.

“Vorrei ringraziare di cuore tutti voi – ha detto Ghezzi – e l’assessore Gandolfi, interprete di questo bellissimo progetto diventato realtà. Se il monumento è bello di giorno vi consiglio di venirlo a vedere di sera, illuminato”.

La nuova barriera

L’opera, realizzata in acciaio corten, pesa 3 mila kg e raffigura il profilo del Monastero del Lavello con tanto di scritta: “Togliendo i cubi presenti la sfida – ha spiegato Gandolfi – era quella di avere una barriera protettiva massiccia ma esteticamente leggera. Direi che ci siamo riusciti. Questo non sarebbe stato possibile senza il contributo di Edilsider, dei ragazzi dell’Istituto Rota e di tanti altri soggetti che ringrazio uno ad uno per la generosità e il supporto. Ora avanti con le tante altre opere di riqualifica, in particolare di quest’area meravigliosa e tanto cara ai calolziesi”.

Al termine dei ringraziamenti il sindaco Ghezzi ha scoperto il monumento, nascosto dal Tricolore. Quindi Don Antonio ha benedetto l’opera e tutti i presenti.

Alcuni studenti dell’Istituto Rota presenti alla cerimonia

Tra le opere in programma nell’area del Lavello l’amministrazione ha annunciato la volontà di riqualificare il parcheggio sterrato dietro il Santuario.

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