Dorio è l’unico paese della sponda orientale a non avere ancora un approdo
Vergani (sindaco): “Autorità di bacino intende, nei prossimi cinque anni, creare i presupposti affinché ogni comune abbia una fermata”
DORIO – Dalla scorsa settimana è ripresa a regimi sostenuti la navigazione sul Lago di Como, con nuovi orari in vigore fino a fine maggio. Un via vai di battelli che interesserà anche la sponda orientale del bacino lacustre, a eccezione di un paese, Dorio, unico a non disporre ancora di una fermata del battello.
Qualcosa però nei prossimi cinque anni potrebbe cambiare, come spiega il sindaco Massimo Vergani: “Ci sono buone speranze di mettersi in collegamento con altri centri via lago in futuro. L’autorità di bacino si è dimostrata sempre sensibile ai nostri problemi, e nel discorso di reinsediamento il governatore del Lago di Como e dei Laghi minori Luigi Lusardi, riconfermato all’unanimità, ha spiegato come l’intento sia di regionalizzare il servizio, ma anche di ammodernare e creare i presupposti affinché ogni comune abbia una struttura di approdo e partenza moderna. Importantissimo che ci sia un’unità di vedute e di intervento su questa questione da parte di governo e autorità di bacino”.
Ma come mai fino a questo momento la fermata è mancata? “Secondo alcuni il nostro territorio è a rischio di quelle che vengono chiamate ‘lagate’ (forti onde che colpiscono la costa, simili a mareggiate): quando spira il vento ci sarebbe il rischio di strappamento dei pontili galleggianti. Una giustificazione che regge poco, perché se riguarda noi, anche gli altri comuni dovrebbero trovarsi nelle stesse condizioni. Se loro dispongono di approdi dunque, non vedo perché non potremmo averne uno anche noi“, rimarca Vergani.
Anche perché lo scorso anno si è avvertita con prepotenza la necessità di una fermata, specialmente in alta stagione: “Dorio ha conosciuto un boom turistico importante nel 2022 – prosegue il primo cittadino -. Nonostante la chiusura dell’Oasi dei Celti, che assorbiva quasi 200 unità giornaliere, si è sentito il bisogno di un approdo a lago, complice anche un periodo in cui le ferrovie non funzionavano a dovere, con ritardi biblici o annullamenti delle corse, e conseguente sostituzione con autobus che spesso non rispettavano gli orari prestabiliti, non avendo una linea completamente dedicata a loro su cui viaggiare”.
A complicare il tutto anche le tempistiche della burocrazia: “Se l’opportunità di inserire una fermata dipendesse dall’autorità di bacino, l’iter si velocizzerebbe. Speriamo che col tempo la piega si faccia diversa: Dorio non deve essere fuori dal mondo. Collegamenti totali e sostenuti in tutti i comuni rivieraschi significherebbe alleggerire il traffico automobilistico. I mezzi di comunicazione come il battello sono importanti anche per la sostenibilità. Ora come ora in generale il servizio, sia come mezzi che filosofia, è anacronistico”, conclude Vergani.