I lavori inizieranno la prossima primavera: la nuova casa dei volontari sorgerà nell’area polifunzionale di Imbersago
Tre Comuni uniti in un grande progetto che premia il lavoro svolto dal 1996 dalle tute gialle ora coordinate dal presidente Luigi Comi
IMBERSAGO – Sorgerà nell’area polifunzionale di Imbersago, considerata il punto più strategico sia a livello logistico che funzionale. E’ stata presentata ieri sera, venerdì, in sala consiliare la nuova sede operativa della Protezione civile di Imbersago, gruppo formato da una trentina di volontari provenienti da diversi comuni. Grazie a una convenzione stipulata con le amministrazioni comunale, le tute gialle coordinate dal presidente Luigi Comi costituiscono il gruppo di riferimento anche per i Comuni di Brivio e Calco.
Un gruppo attivo da molti anni
Il sogno di una nuova sede, capace di diventare anche una centrale operativa in caso di emergenza, era accarezzato da anni, come ha ricordato Comi: “Operiamo dal 1996: la nostra prima esperienza è stata in aiuto alle popolazioni del Piemonte colpite dall’alluvione. Da quell’esperienza è stato un crescendo tanto che oggi il nostro bacino di riferimento è di 13mila persone”. Il sindaco di Imbersago Fabio Vergani, dopo aver sottolineato la genesi della nascita dei gruppi di protezione civile a livello nazionale, ha voluto sottolineare i motivi che hanno portato a individuare l’area polifunzionale di Imbersago come sede: “Questa zona è già attrezzata con un grande parcheggio e una cucina funzionante capace di sfornare numerosi piatti. Ha insomma tutte le caratteristiche logistiche e strutturali per diventare sede di protezione civile. Una nuova sede è anche un modo per ridare dignità a un’associazione”.
La convenzione con i Comuni
Per i Comuni l’investimento, stimato intorno a 200mila euro, sarà a costo zero. Per costruire la sede, l’associazione volontari protezione civile accenderà infatti un mutuo. I tre comuni si sono impegnati, attraverso la stipula di una convenzione quidicinale, a garantire al sodalizio i fondi per pagare il mutuo. Per i comuni non vi è aggravio di spesa perché le quote che prima l’associazione usava per l’affitto, le userà per le rate del mutuo.
Stefano Motta, sindaco di Calco (e dal 2001 al 2011 primo cittadino a Brivio), ha invece posto l’accento sul fatto che questa nuova sede diventerà il simbolo del territorio: “Non è solo un traguardo, non è solo un intervento di mattoni e impianti, ma dovrà essere anche un investimento di tipo culturale, ovvero l’antidoto all’involuzione della cultura della prevenzione e della sicurezza. Troppo spesso di fronte a calamità naturali o ambientali tutti si professano esperti del settore. Invece è giusto che ognuno svolga il suo ruolo con competenza e professionalità”. Motta ha poi voluto ringraziare l’ex sindaco di Imbersago Giovanni Ghislandi e il precedente coordinatore della Protezione civile Luciano Ferrario per il lavoro svolto in questi anni.
Una sede rivestita in legno con gli alberi abbattuti da Vaia
Il progettista Roberto Bonfanti ha poi illustrato per sommi capi i dettagli dell’intervento che porterà alla realizzazione di una struttura in cemento armato, interamente rivestita da legno proveniente dalle foreste del Trentino Alto Adige, ricavato dalle piante abbattute dalla violenta tempesta Vaia. “Abbiamo previsto due spazi adibiti a deposito di 140 mq l’uno, un’officina grande più o meno come un box, un’ampia sala riunione da 70 mq e il blocco dei bagni. Sono stati previsti 6 portoni a scorrimento verticale per l’ingressi ai depositi”. L’obiettivo è iniziare i lavori la prossima primavera: il cantiere dovrebbe durare circa 6 mesi. “E’ un progetto semplice, grazie al quale siamo riusciti a contenere i costi. La presenza di questa sede non ostacolerà l’area feste del centro polifunzionale”.
ALTRI DETTAGLI DEL PROGETTO