A Lecco arriva l’ambulatorio mobile: “Sempre più vicini ai pazienti”

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Presentata l’iniziativa di Cosma Cooperativa e Asst Lecco

In città anche l’assessore Gallera che ha ringraziato tutti per quanto fatto durante l’emergenza covid

LECCO – “Un’iniziativa rivolta ai cittadini più fragili. Un progetto figlio di un ‘modello Lecco’ basato sulla capacità di fare rete”. Così il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini ha presentato oggi pomeriggio l’ambulatorio mobile itinerante per l’esecuzione di prestazioni in telemedicina sul territorio della provincia di Lecco.

Una iniziativa innovativa che vede in prima fila, al fianco dell’Asst, la Cooperativa Cosma (medici di medicina generale della provincia di Lecco). Fondamentale il contributo economico della Fondazione Comunitaria del Lecchese. Nel concreto si tratta di un camper utilizzato come ambulatorio e attrezzato con le principali dotazioni strumentali per effettuare l’elettrocardiogramma, la spirometria semplice e l’esame del fundus oculare.

“Esami che verranno effettuati in telemedicina – ha proseguito Favini con l’acquisizione e la trasmissione del segnale da parte del personale della Cooperativa dall’ambulatorio mobile all’Asst di Lecco dove verrà refertato e ritrasmesso – ha continuato Favini -. E’ probabile che il progetto in futuro verrà implementato con tutta una serie di altri servizi. Oggi presentiamo un progetto in cui tutti insieme abbiamo lavorato per dare migliori risposte ai cittadini”.

Marco Magri, Cosma Cooperativa

“Un progetto che nasce dal territorio ed è reso possibile con il supporto del territorio – ha detto Marco Magri, Cosma Cooperativa MMG Provincia di Lecco -. L’emergenza Covid-19 ci ha messo drammaticamente di fronte alla necessità di dare risposte nuove ai bisogni di salute specialmente della popolazione più fragile. I medici di famiglia si sono fatti portatori di questa necessità convinti che solo attraverso il fare rete con tutti gli attori sul territorio sia possibile dare risposte concrete, valide e utili. Insieme all’Asst di Lecco, con cui da diversi anni esiste una stretta collaborazione, e con il supporto fondamentale della Fondazione comunitaria lecchese, iniziamo un percorso nuovo, consapevoli della responsabilità di chi ci ha affidato forse una delle cose oggi più preziose: la propria salute e la propria fiducia. La medicina generale qui si mette in gioco”.

L’assessore regionale Giulio Gallera

All’inaugurazione ha partecipato anche Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, che ha voluto prima di tutto ringraziare tutto il personale dell’Asst di Lecco impegnato nell’emergenza covid: “La Lombardia ha vissuto qualcosa di drammaticamente unico ma ha avuto la capacità di reagire e arginare questa situazione. Essere qui è una boccata d’ossigeno, questo ospedale si è messo al servizio e ha lavorato in prima linea durante l’emergenza. Qui si è fatto un lavoro incredibile per questo voglio ringraziare tutti: eravamo a mani nude eppure ognuno si è messo in gioco e ha fatto il massimo per dare una mano agli altri. Lo dico oggi anche a fronte di iniziative proditorie che stanno avvenendo in questi giorni e che offendono chi ha lavorato”.

Il direttore generale Paolo Favini

“Rispetto all’iniziativa di oggi siamo di fronte all’applicazione di ciò che stiamo facendo ormai da anni – ha proseguito Gallera -. Da un paio di anni approviamo delibere che parlano di telemedicina e oggi il covid ha accelerato questo processo trasformando in realtà quelle che erano state le nostre intuizioni. Un’iniziativa che vorrei estendere a livello regionale”.

Da sinistra, Marco Magri, Giulio Gallera, Paolo Favini e Silvano Casazza

Soddisfatto anche Silvano Casazza, direttore generale Ats Brianza: “Quest’iniziativa è un altro, importante frutto del solido e produttivo rapporto tra i diversi soggetti che si impegnano sul nostro territorio per dare risposte ai cittadini. E non è un caso che ciò avvenga nel territorio lecchese, certamente una realtà foriera di iniziative innovative e di cooperazione volta alla ricerca della tutela dei bisogni dei nostri cittadini”.

L’inizio dell’attività è previsto per il 22 settembre con un’agenda che coprirà tutti i principali centri (ma anche alcuni periferici, specialmente nelle zone più decentrate) della provincia lecchese. L’operatività sarà a settimane alterne fino alla fine dell’anno 2020. Una volta effettuata una valutazione dei risultati ottenuti il progetto prevede la continuazione anche nel 2021, con eventuale potenziamento. I referti degli esami verranno consegnati tramite il proprio medico di base.