Finanziamenti in arrivo ai Comuni per il contrasto all’abbandono dei rifiuti
I fondi dalla convenzione con Regione e Upi a cui aderisce la Provincia di Lecco
LECCO – Contro l’odioso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti arrivano nuovi fondi per ‘armare’ gli enti comunali di ulteriori strumentazioni di video sorveglianza e foto-trappole per individuare i responsabili. I finanziamenti, 200 mila euro quelli che saranno stanziati dalla Provincia di Lecco, sono frutto delle convenzione tra Regione e Unione delle Province lombarde a cui Villa Locatelli aderisce.
“Abbiamo deciso di mettere in atto queste risorse destinandole ai comuni più strutturati, sopra i 10 mila abitanti, già dotati di videosorveglianza e in grado di elevare sanzioni –ha spiegato Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia, durante la seduta del Consiglio provinciale di lunedì sera – Ci auguriamo di poter espandere questo progetto anche ai comuni più piccoli quando ci saranno ulteriori disponibilità, con queste risorse non potevamo coprire tutto il territorio provinciale”.
Dal centrosinistra, il consigliere Paolo Negri ha fatto notare che l’utilizzo di questi fondi “è concentrato solo sull’aspetto repressivo dei comportamenti, quando l’obiettivo è anche quello di diffondere l’educazione civica e ambientale”.
“Questi interventi necessitano di un lavoro di controllo delle immagini e di ricerca dei responsabili che spesso mette in difficoltà i Comuni – ha fatto notare Chiara Narciso, sindaco di Oggiono – senza personale adeguatamente formato queste iniziative rischiano di non dare i risultati attesi, nonostante gli investimenti fatti”.
Valmadrera sarà uno dei comuni coinvolti nel progetto: “Partecipiamo con il nostro comando di Polizia Locale” , ha fatto sapere il sindaco Antonio Rusconi che ha poi chiesto maggiore sinergia con Silea nelle campagne di educazione delle scuole”.
“Sappiamo che le telecamere da sole non bastano a risolvere il problema – ha risposto Micheli alle osservazioni – e che sia necessario agire sui due fronti, ma non reputo questa una convenzione zoppa”.