La gara di progettazione che coinvolgerà gli studenti per un’intera giornata
E’ la sfida promossa dall’Istituto Badoni e Softeam, In palio in premio da mille euro
LECCO – Piccoli ‘geni’ dell’informatica, elettronica, meccanica e meccatronica in gara all’istituto Badoni per la terza edizione di Hackathlon: la sfida promossa dalla scuola con Softeam, la nota azienda di sviluppo software e consulenza informatica, che si terrà tra l’11 e il 12 novembre.
Una ‘maratona’ di progettazione lunga ventiquattro ore, dalle 14 di venerdì alle 14 di sabato, in cui 50 ragazzi di 4° e 5° superiore, suddivisi in modo eterogeneo in 10 team di lavoro e con libera iscrizione, secondo i quattro indirizzi di studio (Elettronica, Elettrotecnica, Automazione; Informatica e Telecomunicazioni; Meccanica, Meccatronica ed Energia e il Liceo Scienze Applicate) si sfideranno per creare liberamente un progetto ex novo.
App o prototipi, gli studenti dovranno sviluppare in team la loro idea e presentarla a conclusione della gara ad una giuria composta da professori dell’istituto e dagli esperti di Softeam. I vincitori si poteranno a casa un premio da mille euro e due menzioni speciali corrispondenti a due buoni da 300 euro spendibili su Amazon.
“Il luogo di lavoro del futuro” è il tema su cui i ragazzi dovranno ingegnarsi, realizzando applicazioni o progetti digitali originali o dispositivi di domotica che possano facilitare la giornata lavorativa, la collaborazione e l’utilizzo degli spazi.
Dalla fabbrica al supermercato, gli studenti potranno sbizzarrirsi sull’ambito di lavoro, specifico o generico, su cui pensare la loro invenzione: “tutte le idee sono buone, non freniamo la fantasia, purché siano realizzabili – ha spiegato Nicola Dardano, Head of Special Projects Development di Softeam Spa, illustrando i dettagli della gara agli studenti alla presenza del preside Luisa Zuccoli e dei docenti – L’obiettivo dell’Hackathon, giunto ormai alla sua terza edizione, è quello di far conoscere ai ragazzi e alle ragazze che stanno terminando il percorso di studi, una realtà innovativa del territorio in una modalità informale, ma concreta”.
I ragazzi potranno utilizzare i laboratori della scuola, i pc in dotazione all’istituto o i propri e portare a scuola i dispositivi che ritengono necessari. Nelle 24 ore si fermeranno insieme per la cena e trascorreranno la notte a scuola portando avanti la loro progettazione. “Dormire? Si può – ha detto Dardano rivolgendosi agli studenti – ma vi assicuro che nelle passate edizioni nessun partecipante ha mollato, se non a gara conclusa”.