Ats. Piano anti ondate di calore, i risultati al termine dell’estate più calda di sempre

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Le elevate temperature registrate hanno comportato per la popolazione un disagio di rilievo

Il periodo di emergenza caldo di quest’anno ha avuto un forte impatto anche per il territorio di Lecco

LECCO – A livello globale l’estate 2024 può essere considerata la più calda di sempre. I dati di Copernicus, infatti, mostrano come la temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (settembre 2023 – agosto 2024) sia la più alta registrata in un periodo di 12 mesi, pari a 0,76 °C sopra la media del periodo 1991-2020 e 1,64 °C sopra la media pre-industriale 1850-19002. Benché i tre mesi estivi non siano stati i più caldi in assoluto, l’estate 2024 è stata la terza più calda degli ultimi 30 anni. In particolare, giugno è stato l’ottavo più caldo degli ultimi 34 anni, luglio è stato il terzo più caldo, mentre agosto il secondo dopo agosto 2023.

In Ats Brianza il Piano Caldo è coordinato dalla Struttura Epidemiologia e il grafico sottostante mostra come, nel territorio di ATS Brianza, il periodo estivo4 sia iniziato in modo abbastanza mite, per poi divenire sempre più caldo e non confortevole. Salvo qualche eccezione, il periodo compreso tra il 01/06/24 e il 07/07/24 è stato caratterizzato da temperature massime orarie che, fatta salva qualche occasione, non hanno superato la soglia dei 30° e frequentemente si sono registrati valori compresi tra i 20 e 25 gradi. Il periodo successivo, dal 08/07/24 al 13/08/24, è stato invece caratterizzato da temperature massime che si collocano in genere al di sopra dei 30°C nelle tre aree territoriali di Ats esaminate: nord (Colico), centro (Lecco) e sud (Monza). Il periodo successivo, dal 14/08/24 al 15/09/24, invece si caratterizza per una progressione discendente verso temperature più basse.

Le elevate temperature registrate hanno comportato per la popolazione un disagio di rilievo. I dati Humidex del triennio 2022-2024 mostrano chiaramente come il periodo di emergenza caldo di quest’anno abbia avuto un forte impatto anche per il territorio di Lecco, che ha visto confermare il trend crescente di percentuale di giornate con “Disagio Forte”.

È stato effettuato il confronto degli accessi al pronto soccorso osservati nel 2023 con quelli osservati nel 2024 ed è emersa una sostanziale similitudine degli andamenti con valori assoluti di accessi, medi, massimi e minimi simili nei due anni per i cittadini delle due provincie. Naturalmente cambia la distribuzione dei picchi di accesso durante il periodo, essendo questi ultimi legati a differenti variabili, tra cui la presenza o meno di ondate di calore (nel grafico in rosso i periodi più caldi del 2024). Accessi al PS anno 2023 (linea azzurra) vs anno 2024 (linea nera) per i cittadini residenti nel territorio di Lecco.

Accessi al PS anno 2023 (linea azzurra) vs anno 2024 (linea nera) per i cittadini residenti nel territorio di Monza e Brianza.

Come già nel corso degli anni precedenti, le direttrici seguite per l’implementazione del Piano Emergenza Caldo 2024 hanno attivato differenti interventi, sia per quanto attiene il coinvolgimento degli attori interni all’Agenzia ed esterni all’azienda (Rete territoriale dei Servizi Sanitari, Sociosanitari e Sociali, Terzo Settore, Aziende del territorio, etc.), sia per quanto riguarda l’accesso alle informazioni (messa a disposizione di materiale informativo sul sito e sui canali social).

Anche quest’anno l’elemento di fondamentale importanza per l’efficacia del piano è stata l’attivazione della rete assistenziale dei servizi pubblici, privati accreditati e del terzo settore che, ognuno per la propria area di competenza, hanno operato al fine di comporre un sistema capace di agire sinergicamente. In tale contesto, Ats Brianza, oltre ad aver predisposto e curato la campagna informativa, ha definito epidemiologicamente la popolazione a rischio, ha predisposto un sistema di monitoraggio e di Alert ed ha sensibilizzato i vari attori del sistema di cure (rete gestori di servizi sanitari e sociosanitari, Amministrazioni comunali e associazionismo) a modulare la propria attività con riferimento ai rischi connessi alle ondate di calore, segnalando eventualmente le situazioni particolarmente critiche e mettendo in campo azioni di supporto (es. consegna pasti a domicilio, accompagnamento visite mediche ecc.).