Due ragazzi, non iscritti all’Istituto, protagonisti del gesto
La preside Zuccoli: “C’è forte apprensione per quanto successo, dobbiamo arginare e impedire simili situazioni”
LECCO – Due ragazzi, ritratti in un filmato, protagonisti di un lungo atto di bullismo e violenza. Sono finite nelle mani dell’Istituto Badoni, e della Dirigente Scolastica Luisa Zuccoli, le immagini che mostrano l’episodio increscioso ripreso da una terza persona, anch’essa un ragazzo, sulle scale dell’edificio scolastico, dal lato di Via Marconi.
I tre non erano soli, ma circondati da numerosi presenti che hanno mostrato indifferenza di fronte a quanto stava accadendo.
“Sappiamo che il filmato sta girando in rete sui canali di molti degli studenti e siamo davvero esterrefatti delle scene che si vedono – il commento della Dirigente Scolastica -. Da subito ci siamo attivati all’interno della scuola con la responsabile del biennio per cercare di individuare i ragazzi maggiormente coinvolti e abbiamo condiviso la preoccupazione anche con le scuole che sono a noi vicine e con le forze dell’ordine”.
Nel pomeriggio la certezza che non si trattava di studenti del Badoni, nonostante questo la Zuccoli non si è sentita sollevata: “Resta la forte apprensione per le scene che indicano una violenza di strada che non vorremmo mai diventasse l’ambiente in cui i nostri ragazzi si immergono fuori dalla scuola. Per questo motivo chiediamo a tutti, studenti, personale della scuola e famiglie, di riflettere sull’importanza della testimonianza e dell’azione concreta di chiamare in soccorso gli adulti che possono intervenire in situazioni di prevaricazione e di violenza a cui ci si trovi ad assistere”.
“La violenza – conclude il Dirigente Scolastico – non può trovare alcuna giustificazione ed è nella nostra disponibilità agire per arginare e impedire gesti di tale portata. Siamo sicuri del valore che il patto di corresponsabilità educativa assume di fronte a questi gesti e dell’importanza che siano le azioni, ancor più che le parole, a insegnare ai nostri ragazzi le regole della vita civile e democratica”.