Cgil: “Reintegrato lavoratore disabile. Vittoria”. Linee Lecco replica: “Nessuna discriminazione”

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L'attuale sede di Linee Lecco
L'attuale sede di Linee Lecco

Il lavoratore aveva superato il periodo di comporto

Il giudice ne ha ordinato il reintegro

LECCO – Da 3 settimane A. C., lavoratore di Linee Lecco SpA, ha ripreso servizio in azienda come addetto alla sala operativa. “Si chiude così – spiegano in una nota i sindacati della Filt Cgil – una vicenda iniziata il 22 ottobre 2021″.

“A.C. viene licenziato da Linee Lecco per il superamento del periodo di comporto (così viene definito il periodo in cui il lavoratore si assenta dal lavoro per malattia) – continuano da Cgil -. Tale licenziamento però, come stabilito dal Tribunale di Lecco nel giugno 2022 a seguito del ricorso presentato dal lavoratore e dalla FILT CGIL, era illegittimo in quanto A.C. è portatore di handicap. Il giudice ne ha quindi ordinato il reintegro. Secondo il parere del medico competente, l’invalidità del lavoratore consentiva il reintegro solo come addetto alle pulizie, una mansione penalizzante perchè potenzialmente lesiva della professionalità di A.C., nonchè discriminatoria secondo il sindacato. A questo punto la FILT CGIL Lecco ha ricorso nuovamente in giudizio; la sentenza, emessa il 9 febbraio, ha dato ragione al sindacato, obbligando l’azienda a integrare A.C. come addetto alla sala operativa – permettendogli così di mantenere il livello di professionalità raggiunto – e condannando azienda al pagamento delle spese”.

“Questa vicenda rappresenta una vittoria per l’organizzazione sindacale – continua la nota stampa -. L’intervento del Tribunale ha dimostrato che il lavoratore non doveva essere ulteriormente discriminato rispetto a quanto già aveva subito, visto che nel luogo di lavoro sono presenti mansioni più idonee alla sua professionalità e alla sua condizione rispetto a quanto sostenuto dall’azienda. Come FILT CGIL Lecco ci auguriamo che Linee Lecco SpA non intraprenda ulteriori azioni finalizzate a discriminare il proprio dipendente”.

La replica di Linee Lecco

“L’azienda si è sempre attenuta ai giudizi medici – replica il direttore generale di Linee Lecco, Salvatore Cappello -. Nel modo più assoluto non c’è mai stata discriminazione verso il lavoratore, la società non ha mai discriminato nessuno, sono i suoi 50 anni di storia a parlarne. Quando è stato superato il periodo di comporto non eravamo a conoscenza del fatto che il lavoratore fosse invalido, in quel caso ci si è attenuti alle disposizioni contrattuali. Il percorso è stato molto semplice e lineare, non ci sono state diatribe, Linee Lecco ha reintegrato il lavoratore secondo il giudizio del medico, attenendosi quindi alla legge 81 del 2008″.