Dopo quattro anni torna la tradizionale sfida delle contrade di Acquate con l’edizione 50+1
“La forza di una comunità sta nella capacità di fare festa. Stasera vedo una comunità che ha il desiderio di costruire qualcosa assieme”
LECCO – Tanto entusiasmo nella serata di mercoledì per la cerimonia di apertura dello Scigalott d’Or 2023, la tradizionale sfida delle contrade di Acquate nata nell’ormai lontano 1972 e che quest’anno festeggia l’edizione 50+1. Un momento molto atteso da tutti gli acquatesi e non solo, perché il palio (che si svolge con cadenza biennale) era stato fermato nel 2021 a causa della pandemia.
Nella miglior tradizione della manifestazione, mercoledì sera al campo sportivo dell’oratorio, si è svolta la grande cerimonia di apertura. Una tradizione unica nel panorama della città, impressionante il colpo d’occhio della gente sugli spalti che ha seguito i momenti salienti di quello che è un vero e proprio evento nell’evento.
La bella serata di festa è cominciata con il saluto del Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e del parroco di Acquate don Walter Magnoni. Per tutti e tre è stato un battesimo: se per il Prefetto e il parroco si tratta del primo Scigalott in assoluto, per il sindaco di Lecco (che nel 1999 rilanciò l’evento dopo 10 anni di stop) si tratta della prima sfida in “fascia tricolore”. Altra nota curiosa, le tre autorità sono tutte acquatesi e rappresentano tre contrade diverse: il Prefetto Concezione, il parroco Zuccarello e il sindaco è originario dei Vicinali. Particolare che ha contribuito subito ad accendere la sfida.
“Un saluto a tutti, ma soprattutto ai contradaioli di Concezione come me. Non voglio influenzare gli esiti della competizione perché è ancora troppo presto – ha detto scherzosamente il Prefetto Pomponio, scaldando gli animi delle tifoserie -. Sono contento di essere qui, è un anno che sono a Lecco e frequento le strade del nostro quartiere e dei nostri rioni. Mi trovo molto bene e sono contento dell’accoglienza avuta sin dal primo momento. Stasera però siamo qui per questa competizione, è un ambiente bellissimo, così come è bellissimo vedervi tutti così carichi per questi 10 giorni di festa, di competizioni, di gare, di amicizia e di divertimento. Al di là della mia appartenenza di parte, auguro a tutti il meglio e che sia una competizione sana e onesta“.
Se gli animi non erano già abbastanza accesi, ci ha pensato il sindaco Mauro Gattinoni a soffiare sul fuoco con un “forza Vicinali” che, non poteva essere altrimenti, è stato accolto tra applausi da una parte e sonori fischi dall’altra: “Come potete immaginare sono un po’ emozionato stasera e tutti sappiamo perché: lo Scigalott è un evento pazzesco che dura da oltre 50 anni e in tutto questo tempo è stato capace di evolvere grazie a una staffetta di generazioni di organizzatori, di concorrenti, di acquatesi – ha detto -. Oltre a dire grazie a chi ha inventato un evento che è molto di più di una festa del paese, voglio ringraziare tutti quelli che hanno dato il meglio. Ripensando a quando riattivammo questa festa nel 1999 insieme a tanti volontari, mi permetto un pensiero affettuoso a Claudio Pacchiana, persona saggia, un grande acquatese che ci ha accompagnato e col pensiero ci guarda con grande simpatia. Grazie a tutti perché ognuno di voi è un pezzo di Scigalott, grazie alle associazioni, ai tanti volontari che lavorano, ai capi contrada e un enorme ringraziamento agli organizzatori di questa edizioni che sono riusciti a ripartire dopo un periodo difficile, una nuova generazione di organizzatori che sta dando il massimo. Forza a tutti quanti, forza Acquate e forza Scigalott”.
Anche il parroco don Walter Magnoni ha vissuto per la prima volta il calore e l’emozione dello Scigalott: “Sto vivendo in diretta l’inizio di questo Scigalott. Nel pomeriggio ho vissuto la fiaccolata e ho avuto l’onore di fare il primo pezzettino dal Santuario di Madonna del Bosco a Imbersago. Si dice che la forza di una comunità sta nella capacità di fare festa. Fare festa è una delle arti non scontate. Quello che ho visto in questi giorni è stato un grande lavoro e ho percepito un senso di comunità: un forte desiderio di costruire qualcosa assieme che si inserisce dentro una storia che è molto evidente. E’ bello per me sapere che 51 anni fa, per la prima volta, dei giovani pensavano di far partire qualcosa che nemmeno loro immaginavano cosa sarebbe diventato. Voglio vivere questo Scigalott insieme a voi con il desiderio di vedere una comunità che sa fare festa, che sa accogliere e che sa vivere questo momento che nasce dentro una comunità cristiana capace di far spazio a tutti. Buon Scigalott!”
Particolarmente emozionante l’arrivo della fiaccolata (altra bella tradizione dello Scigalott) partita nel pomeriggio dal Santuario di Madonna del Bosco con la partecipazione di tanti giovani; quindi il solenne momento dell’accensione del braciere per mano di Sandro Bonacina storico organizzatore del gruppo che diede vita all’evento negli Anni ’70.
Tra gli scroscianti applausi della gente assiepata sulle tribune, i ragazzi di Acquate hanno dato vita a una splendida coreografia con i colori delle sei contrade. Quindi, una per una, sono state presentate le contrade con i rispettivi capi contrada. La sfida è ufficialmente cominciata: Zuccarello, Concezione, Vicinali, Poteo, Colongardo cercheranno di togliere dalle mani della contrada Bassana, vincente nel 2019, il mitico Scigalott d’Or!
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