“Volevamo ricordare nostro figlio con un gesto significativo”
In tanti, ieri pomeriggio, all’inaugurazione, alla presenza dei genitori di Claudio: papà Luigi e mamma Ornella
LECCO – “Nessuno muore sulla terra finché vive del cuore di chi resta”. Scoprendo la targa che riporta queste parole in ricordo di Claudio Rossi, acquatese, scomparso nel 2020 a 46 anni, è stato inaugurato il defibrillatore installato in piazza della Vittoria ad Acquate, posto all’entrata del Bar Vitali dei fratelli Romeo e Ettore Vassena.
“Volevamo ricordare nostro figlio con un gesto significativo. Inizialmente avevamo pensato ad altro, ma quando Romeo e Ettore ci hanno suggerito l’idea del defibrillatore l’abbiamo subito accolta – spiega Luigi Rossi, padre di Claudio, aggiungendo poi con un pizzico di ironia – Ci siamo quindi adoperati per realizzare questo progetto. Non è stato facile da portare a termine, perchè fare qualcosa di buono è sempre difficile in questo Paese”.
Quindi ha proseguito: “Dopo un lungo percorso, finalmente venerdì scorso hanno attivato il defibrillatore e oggi lo inauguriamo, nella speranza che non serva a nessuno. Lo consegnamo alla comunità, mentre Ettore e Romeo, oltre ad aver fatto il corso per l’utilizzo nel caso di necessità, si sono anche incaricati della manutenzione. In collaborazione con loro siamo riusciti a portare a termine questo progetto con cui vogliamo ricordare nostro figlio Claudio scomparso 3 anni fa a causa di una malattia”.
Alle 18.30 di ieri, martedì, nel giorno del compleanno di claudio, nato il 5 settembre del 1976, l’inaugurazione alla presenza dei genitori papà Luigi e mamma Ornella Aldeghi e di tantissimi amici e conoscenti. Presente anche una rappresentanza degli Alpini di Acquate e del gruppo Balla coi Lupi due realtà associative che Claudio, amante della montagna e dell’arrampicata, frequentava.
Presente anche don Walter Magnoni, parroco di Acuqate, per un momento di raccoglimento e al quale è stata affidata la benedizione. “Benedire – ha sottolineato don Walter – significa ‘dire bene’ ma anche ‘dire il bene’ e quello di oggi è un gesto di bene”.
Dopo l’inaugurazione del defibrillatore si è poi svolto un momento di convivialità nel ricordo dell’amico Claudio.