Il palazzo dell’ex mutua dovrà ospitare la nuova Prefettura
A dieci anni dall’avvio dei lavori resta un cantiere e ora servono altre risorse
LECCO – Sulla carta lo stabile avrebbe dovuto essere pronto nel 2012, di fatto i lavori, iniziati nel 2010, non sono mai arrivati a conclusione: è la vicenda dell’ex mutua, il fabbricato di via XI Febbraio che un tempo ospitava i poli ambulatori dell’Azienda Sanitaria Locale e designati a diventare la nuova Prefettura.
Il contratto d’appalto era stato stipulato nel 2008 per 3,2 milioni di euro. Un ritardo incredibile quello accumulato dall’opera, una strada che si è fatta ulteriormente in salita a seguito del contenzioso con l’impresa operante e di cui (forse) lo scorso 11 novembre si è trovata una svolta. Il tribunale amministrativo ha infatti considerato legittima la risoluzione contrattuale per inadempimento, voluta dal Provveditorato alle Opere Pubbliche che ha in capo la realizzazione dell’intervento.
Il tribunale ha riconosciuto all’impresa 330 mila euro per i lavori eseguiti. “Se la sentenza non sarà impugnata, sarà quindi possibile procedere al riappalto e ci auguriamo che questo possa avvenire al più presto” ci spiega il prefetto Castrese De Rosa, insediatosi a Lecco lo scorso novembre.
Per il neo prefetto “la situazione non più procrastinabile. Del comodato trentennale – con il quale è stato concesso l’immobile da parte dell’ospedale di Lecco al Ministero dell’Interno – sono già stati spesi 12 anni e ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. Per questo, appena insediatomi, ho deciso di prendere di petto la situazione”.
A dicembre, un mese dopo il suo arrivo in città, il prefetto ha convocato un sopralluogo all’edificio di via XI Febbraio con il Provveditorato e la direzione dei lavori.
“Una parte dei lavori in questi anni è stata portata avanti ma c’è ancora parecchio da fare. Il progetto ora è da rivedere per adeguarlo alle attuali normative”.
Problema non da poco sono le nuove risorse necessarie: “Per portare a termine l’intervento occorrono 2,3 milioni di euro – fa sapere De Rosa – Il Provveditorato ha inserito quest’opera tra quelle prioritarie e chiederà il finanziamento al Ministero. Mi spenderò in prima persona, recandomi personalmente a Roma affinché queste risorse arrivino”.
Nel frattempo, è scaduto ed è in fase di rinegoziazione il contratto di locazione per l’attuale sede della Prefettura in Corso Promessi Sposi, che ‘costa’ 260 mila euro annui in favore dell’Istituto per il Sostentamento del Clero, ente ecclesiastico titolare dello stabile. Con il trasloco della Prefettura, lo stabile potrebbe essere utilizzato dalla Questura per unificare le proprie sedi distaccare, come quella della Polstrada.
A febbraio i lavori esterni
Serviranno probabilmente altri tre anni prima di vedere terminato il cantiere. La buona notizia è che il prossimo mese potrebbero iniziare i lavori di sistemazione dell’area esterna all’ex mutua che sarà recintata e protetta da telecamere, questo dovrebbe mettere fine alle incursioni dei vandali e dei ‘frequentatori’ notturni dell’edificio.
“A settembre – spiega il prefetto – è stato siglato il contratto di comodato d’uso gratuito con il Comune, proprietario in parte dell’area antistante all’immobile. Il Provveditorato è già in grado di partire con un progetto da 400 mila euro, fondi propri, per la sistemazione degli esterni. La ditta che eseguirà l’intervento è già stata individuata e i lavori dovrebbero iniziare a febbraio”.