Presso l’Amalpi Center e presso la sede della Comunità Montana della Valchiavenna
Il progetto approfondisce la conoscenza dei fenomeni evolutivi in alta quota ed affronta la prevenzione e gestione dei rischi connessi
LECCO – Si è svolto con soddisfazione il kickoff day del progetto Interreg VI-A Italia Svizzera 2021-27 “AMALPI MORE – Alpi in Movimento, movimento delle alpi: Monitoraggio e Resilienza”, che raccoglie diverse azioni di cooperazione transfrontaliera, concepite anche in continuità con il precedente progetto AMALPI 18, conclusosi con successo nel 2023, dopo le inaugurazioni dell’AMALPI TREK e dell’AMALPI Center.
L’incontro, che si è svolto a Chiavenna, la mattina presso la sede dell’AMALPI Center, il pomeriggio presso la sede della Comunità Montana, ha visto la partecipazione attiva di tutti i partner di progetto, provenienti da diversi territori italiani e svizzeri. Ad aprire i lavori sono stati il prof. Francesco Calvetti, in rappresentanza del Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco, capofila italiano, il prof. Christian Ambrosi, in rappresentanza di SUPSI, capofila Svizzero, insieme a Davide Trussoni, Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, in qualità di autorità ospite, i quali hanno sottolineato l’importanza strategica del progetto AMALPI MORE per la comprensione dei fenomeni di cambiamento climatico e la promozione delle strategie di prevenzione dei rischi e di resilienza per l’area transfrontaliera interessata.
“AMALPI MORE capitalizza l’esperienza del progetto AMALPI 18 estendendo il raggio d’azione ai molteplici ed interconnessi impatti del cambiamento climatico nell’area montana transfrontaliera. Il progetto approfondisce la conoscenza dei fenomeni evolutivi in alta quota ed affronta la prevenzione e gestione dei rischi connessi, che si estendono al fondovalle. La rete di monitoraggio che sarà installata nei primi mesi del progetto fornirà dati fruibili anche in chiave di sensibilizzazione, condivisione e divulgazione delle dinamiche in atto, trovando per questo una sede ideale nell’AMALPI center di Chiavenna” ha detto il prof. Francesco Calvetti, Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco.
“Come Istituto scienze della Terra della SUPSI siamo molto felici di proseguire la collaborazione nell’ambito del progetto AMALPI MORE, che rappresenta una naturale prosecuzione delle attività sviluppate con successo nel precedente progetto AMALPI18. Con i partner di progetto si è consolidata nel tempo non solo una collaborazione efficace, ma anche un rapporto di reciproca stima e amicizia, che ha favorito il raggiungimento di risultati significativi. Crediamo fortemente negli obiettivi del progetto e riteniamo che la cooperazione transfrontaliera sia uno strumento fondamentale per affrontare con efficacia le sfide comuni. In particolare, riteniamo cruciale lo studio degli impatti del cambiamento climatico nel territorio alpino, un ambiente tanto affascinante quanto fragile e vulnerabile, affinché le comunità che vi abitano possano vivere in sicurezza e con maggiore consapevolezza del contesto che le circonda.” ha detto il prof. Christian Ambrosi, SUPSI.
Il dott. Alfonso Grisolia, Project Officer del Segretariato Congiunto del Programma Interreg Italia-Svizzera, ha illustrato gli obiettivi e le priorità del Programma, evidenziando come AMALPI MORE si inserisca appieno nell’Asse 2 – Tutelare l’ambiente e il patrimonio naturale delle aree alpine e prealpine del programma e nell’Obiettivo specifico 2.4 – Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza. Durante la mattinata i partner hanno condotto dei sopralluoghi di aggiornamento presso l’AMALPI Center di Chiavenna e altri siti rilevanti di progetto a Piuro (in particolare gli scavi di Belfort e la Ca’ della Giüstizia).
Durante il pomeriggio, i partner hanno approvato il regolamento interno del progetto e istituito il Comitato di Pilotaggio, composto da un rappresentante per ogni partner italiano e svizzero. Sono stati inoltre definiti i gruppi di lavoro, che si occuperanno di “Monitoraggio permafrost in quota”, “Segnaletica per la viabilità”, “Rinnovo esposizioni e impianti tecnici dell’AMALPI Center” e “Alloggi di emergenza”, oltre che di “Comunicazione” e “Rendicontazione e Qualità”.
Le principali attività del progetto AMALPI MORE si concentreranno infatti su:
- Monitoraggio ambientale e geomeccanico in ambiente alpino
- Interventi di prevenzione e gestione dei rischi di catastrofe nell’area transfrontaliera
- Azioni di promozione e dotazione di strumenti di resilienza territoriale
Numerosi i partner coinvolti su entrambi i fronti
Per l’Italia: Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco (CAPOFILA), Regione Lombardia, Comune di Piuro, Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro, Comunità Montana della Valchiavenna, Scola de Umanità impresa sociale s.r.l., Università degli studi di Milano – La Statale, Fondazione Politecnico di Milano e Università degli studi di Milano Bicocca.
Per la Svizzera: SUPSI – Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (CAPOFILA), Comune di Bregaglia, Ufficio dei Pericoli naturali, degli Incendi e dei Progetti
Organizzazioni associate: Club Alpino Italiano e WSL Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF