I lavori, finanziati per metà dal Pnrr, cominceranno a febbraio
LRH: “L’obiettivo è realizzare un sistema di monitoraggio che abbassi il livello di perdita del 35%”
LECCO – Un importante intervento di ammodernamento della gestione della rete idrica interesserà il Comune di Lecco nel corso dei prossimi due anni, anche grazie ai fondi del Pnrr. L’obiettivo come spiegato da Lario Reti Holding, gestore del servizio idrico integrato in Provincia di Lecco, è quello di ridurre le dispersioni idriche, fenomeno direttamente collegato all’anzianità delle tubature che costituiscono la rete.
Ad entrare nel dettaglio dell’opera mercoledì sera durante la commissione I sono stati il Direttore Generale Vincenzo Lombardo e gli ingegneri Marco Rusconi e Laura Boscarello. Presente anche l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi.
“Siamo contenti di questa opportunità – ha spiegato Lombardo – perché ci consentirà di spiegare gli interventi in programma in città ma anche fare comprendere la complessità della gestione del servizio idrico integrato: il tema delle dispersioni idriche affligge tutti i gestori, nel 2018 grazie al lavoro dell’ingegner Boscarello come Lario Reti Holding abbiamo avviato un importante lavoro di ricognizione e ammodernamento che grazie ai fondi del Pnrr sta procedendo più speditamente”.
Ammodernamento che, come illustrato dall’ing. Rusconi, si basa sulle ‘best practices’ europee, quali la sostituzione dei misuratori di acqua delle utenze (cioè nuovi contatori), la creazione di ambiti con pressione ridotta e la suddivisione della rete idrica in comparti per procedere più facilmente alla ricerca delle perdite ‘nascoste’, che si verificano in profondità. “Le tubazioni della rete lecchese hanno più di 50 anni, è chiaro che la completa sostituzione sarebbe la soluzione più ovvia ma non è finanziariamente sostenibile, parliamo di costi esorbitanti, senza parlare dei disagi che un tale lavoro arrecherebbe alla viabilità – ha detto Rusconi – questo insieme di pratiche però consentirà di ottenere grossi miglioramenti per ridurre le perdite e i relativi costi indotti”.
Quindici le reti provinciali fino ad ora efficientate pari a 470 km, intervento che ha portato ad un risparmio di 4 milioni di metri cubi di acqua: “Il Pnrr ci ha consentito di estendere questa attività ad un ambito di intervento di 1.250 km circa su tutta la Provincia, 32 sono i Comuni interessati tra cui il capoluogo – ha spiegato l’ing. Boscarello – il progetto complessivo vale 37 milioni di euro, il Pnrr ne finanzia la metà e i lavori dovranno essere completati entro il 2025”.
L’obiettivo del progetto è distrettualizzare le reti e dotarle di un sistema di monitoraggio che abbassi il livello di perdita almeno del 35%. “Dal 2022 si è registrato un aumento di perdite causato dall’anomala condizione climatica di quell’anno dove, come si ricorderà, c’è stata un’emergenza legata alla siccità. L’approvvigionamento di acqua, costituito dai fiumi Gerenzone e Caldone, era drasticamente diminuiti e siamo stati obbligati ad usare fonti alternative, ovvero la captazione da pozzo – ha spiegato Boscarello – l’attivazione dei pozzi ha alterato il funzionamento della rete, aumentando la pressione dall’esterno che ha sollecitato le tubazioni causando più perdite. Tra gli episodi più gravi ricordiamo quello che si è verificato in via Sassi l’11 ottobre scorso, l’entità della perdita era stata davvero importante”.
Gli interventi previsti in città consistono come spiegato nel posizionamento di 12 camerette per la riduzione della pressione e nel rifacimento di alcuni tratti di rete in via Belfiore (360 metri), Polvara (l’intervento più lungo, 660 metri circa) e in via Volta (160 metri circa, l’intervento più corto ma che creerà verosimilmente più disagi). “Le camerette non sono altro che dei chiusini larghi circa 2 metri e profondi 1 metro e mezzo dove verranno collocate delle strumentazioni per la misurazione della pressione e la valvola di regolazione – ha spiegato l’ingegnere Boscarello – i lavori inizieranno nel giro di un mese, massimo due, e dureranno circa sei mesi ma non creeranno particolari disagi”. I lavori alla rete invece prenderanno il via il prossimo mese in via Belfiore, in primavera si procederà poi con via Monsignor Polvara (2 mesi circa la durata stimata del cantiere) mentre l’intervento in via Volta deve ancora essere concordato con il Comune per cercare di limitare al minimo i disagi alla viabilità.
Un altro intervento previsto è la sostituzione dei contatori con nuovi dispositivi all’avanguardia che daranno informazioni dirette sul consumo dell’utenza e consentiranno anche di rilevare i cosiddetti ‘rumori’ presenti in rete, tipicamente spia di perdite occulte: “Rispetto ai contatori classici – ha spiegato Rusconi – questi contatori sono dotati di connessione e verranno letti digitalmente. Dagli uffici potremo fare dei ‘lanci’ di lettura e se vediamo un consumo anomalo gli strumenti ci diranno anche se c’è rumore e quindi una perdita, e ciò ci consentirà di intervenire in maniera più puntuale”.
“Abbiamo stimato che, con questa serie di opere andremo a recuperare ¼ delle perdite totali attuali – ha aggiunto Boscarello – nel 2026 è poi prevista una seconda fase di riduzione delle pressioni”.
I consiglieri presenti hanno sollevato il tema dei ripristini: “E’ un tema che mi sta particolarmente a cuore – ha detto Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) – ho più volte detto che le nostre strade sono un groviera tra teleriscaldamento e altri lavori, a fronte di questi necessari interventi vi chiedo di essere, oltre che tempestivi, efficienti”.
“Non siamo stati sempre brillanti sui ripristini, per una serie di ragioni – ha detto Lombardo – devo anche dire che lavoriamo con 87 comuni e altrettanti 87 modus diversi di interventi: ogni comune richiede la sua fideiussione, anche questi sono aspetti che ritardano le attività. Abbiamo cercato quindi di definire un regolamento per procedere in maniera il più possibile univoca in questi casi, quasi 40 comuni hanno aderito, invito anche il Comune di Lecco a farlo”.