Lecco. Intitolata all’alpinista Giovanni “Charlie” Giarletta l’arena dell’Isolago

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Alpinisti e membro del Soccorso Alpino morì nel 2018 in un incidente in Grignetta

“Il nostro cuore tornerà a battere solo quando riusciremo a dipingere il nostro mondo con i colori delle tue montagne”

LECCO – Anche il cielo ha deciso di farsi sentire e così, sotto una pioggia battente, l’arena dell’Isolago è stata intitolata a Giovanni Giarletta, alpinista e membro del Soccorso Alpino morto a soli 38 anni nel 2018 in un incidente in Grignetta mentre scalava con Ezio Artusi, anche lui del Soccorso.

Una cerimonia molto sentita a cui hanno partecipato, in primis, i membri del Soccorso Alpino: il delegato della XIX Lariana Marco Anemoli, il capostazione di Lecco Massimo Mazzoleni, il capostazione della Valsassina Alessandro Spada, il capostazione del Triangolo Lariano Alberto Redaelli, l’ex capo stazione di Lecco Giuseppe Rocchi di cui Giarletta, per tutti “Charlie”, era il vice, oltre a tanti altri volontari con la divisa rossa d’ordinanza.

“Oggi ci troviamo qui a ricordare una grande persona – ha detto Anemoli -. La sua attività alpinistica e di soccorso è risaputa, al contrario voglio spendere qualche parola per la persona di Charlie: quando è arrivato in stazione ha portato una ventata di positività, sapeva farci star bene tutti. Aveva sempre una parola dolce, forte e sincera. Quando si finisce un’attività di soccorso ci ritroviamo per il ‘terzo tempo’, un momento di defaticamento soprattutto mentale: ricordo quei momenti come i più belli passati assieme perché potevamo vivere a pieno con lui. Non l’abbiamo vissuto tanto ma sicuramente l’abbiamo vissuto intensamente, e lo ricordiamo sempre con grande affetto”.

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Il Delegato della XIX Delegazione Lariana Marco Anemoli

Molto sentito il ricordo del papà Antonio che ha parlato anche a nome di mamma Carmela e del fratello Marco: “Chiediamo spesso al cielo perché sei dovuto andare via all’improvviso e ci hai lasciati soli in balia degli eventi. Questa vita adesso ci pesa senza i tuoi sorrisi coinvolgenti e rassicuranti, senza la tua presenza discreta ma importante, senza i tuoi silenzi perché ascoltavi molto e parlavi solo al momento giusto. Non ci siamo abituati alla tua assenza e non lo faremo mai – ha detto con la voce rotta dall’emozione -. Non sappiamo se riprenderà o quando ricomincerà la nostra vita, non sappiamo quando il nostro cuore ricomincerà a battere come prima… forse solo quando riusciremo a dipingere il nostro mondo con i colori delle tue montagne, quelle vette che ci avevi fatto conoscere con i tuoi racconti. Sei e sarai sempre insostituibile. Traccia una via nelle montagne del cielo, indicaci un percorso perché un giorno verremo ad abbracciarti per stare sempre con te”.

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Antonio Giarletta, il papà di Giovanni

Presente anche Filippo Di Lelio in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia che ha dato il suo contributo nel percorso per arrivare a intitolare l’arena dell’Isolago a Giarletta. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e l’ex sindaco di Lecco Virginio Brivio.

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Il sindaco Mauro Gattinoni

“Siamo qui a rendere testimonianza a un grande uomo che ha fatto della sua passione per la montagna un servizio agli altri – ha detto Gattinoni -. Forse è questo aspetto il valore in più che oggi ci unisce nella memoria di Giarletta che alla montagna ha dato il suo ultimo pensiero e il suo ultimo giorno di vita. Questo giorno arriva al termine di un percorso cominciato con l’amministrazione guidata da Virginio Brivio che, nel passaggio di consegne, si era premurato di ricordarmi fortemente questa intitolazione”.

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L’ex sindaco Virginio Brivio

“E’ bello ricordare collettivamente una persona che appartiene in primis alla sua famiglia e poi alla sua famiglia allargata del Soccorso Alpino – ha detto l’ex sindaco Brivio -. Questo luogo può apparire distante dal mondo di Giarletta e del Soccorso Alpino, siamo in mezzo alla città, ma proprio per questo mi auguro che quelle targhe possano un po’ interpellare i cittadini perché tutti diventino un po’ più consapevoli che nella costruzione della comunità ognuno può fare la propria parte. E allora oggi anche noi dobbiamo chiederci cosa fare per migliorare la nostra comunità”.

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Tra le tante persone che hanno partecipato alla cerimonia anche il presidente del Cai Lecco Alberto Pirovano e il presidente del Gruppo Alpinistico Gamma Riccardo Milani oltre a tanti amici del mondo della montagna e non. A scoprire le due targhe sono stati due uomini del soccorso alpino, mentre monsignor Davide Milani, prevosto di Lecco, ha impartito la benedizione ricordando “che questa targa non deve rimanere un semplice segno”.

E sulle note della canzone “Signore delle Cime” lo sguardo è andato in alto, oltre quel cielo grigio carico di pioggia…