Lecco. L’Avis provinciale conferma numeri record: oltre 15mila soci e 28mila donazioni

Tempo di lettura: 3 minuti
Il presidente Giorgio Grassi e il vice presidente Bruno Manzini

Alla vigilia dell’assemblea presentati i dati del 2019

“I donatori sono il nostro patrimonio, li ringraziamo tutti”

LECCO – Alla vigilia dell’assemblea dell’Avis Provinciale, in programma sabato 12 settembre alle 14.30 presso la Camera di Commercio di Lecco (via Tonale 28/30), il presidente Giorgio Grassi e il vice presidente vicario Bruno Manzini hanno presentato una associazione che, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia, gode di ottima salute.

“Sabato si terrà l’assemblea che in un primo momento era in programma lo scorso marzo – hanno detto – un momento importante per riflettere su quanto fatto e sui programmi futuri. I dati relativi al 2019 parlano di circa 900 donatori in meno in provincia di Lecco (da 15.912 a 15.053). Ci teniamo a rassicurare che questo calo è frutto di un ‘assestamento tecnico’ visto che, come prevede lo statuto, sono stati cancellati dal libro dei soci tutti quei donatori che erano inattivi da parecchio tempo. Al contrario non c’è nessuna difficoltà nel mantenere l’enorme patrimonio di donatori su cui la provincia di Lecco può contare”.

Lecco, infatti, è un esempio a livello nazionale visto che è la provincia con il maggior numero di donatori in rapporto alla popolazione. Numeri che mostrano come i donatori periodici ogni 1000 abitanti (44,66), a Lecco, sono circa il doppio rispetto a quelli di Regione Lombardia (23,25) e a quelli dell’Italia (23,80).

Il vice presidente provinciale dell’Avis Bruno Manzini

“Questi numeri significano sangue donato alle persone che ne hanno bisogno e significano un aiuto concreto – ha aggiunto Manzini -. Lecco soddisfa ampiamente il fabbisogno di sangue della provincia e ha la capacità di andare incontro alle necessità di ospedali come il San Raffaele di Milano o regioni come la Sardegna. Anche durante il covid l’attività dell’Avis non si è mai fermata e i donatori hanno continuato a donare: una sottolineatura molto importante visto che quest’anno ci aspettiamo un numero di donazioni in linea con quello del 2019”.

AVIS PROVINCIALE, IL REPORT COMPLETO CON I DATI DEL 2019

28.303 le donazioni effettuate, 25.766 di sangue intero e 2.537 di plasma: “Purtroppo non riusciamo a raccogliere un numero maggiore di sacche di plasma per via dei limiti, prevalentemente legati alla carenza di personale, della struttura trasfusionale. Proprio per questo Avis collabora anche su questo fronte, ad esempio per garantire l’apertura del centro trasfusionale al sabato mattina e al giovedì pomeriggio”.

Una capacità di incidenza dell’Avis garantita dalla capillarità delle varie sezioni comunali presenti sul territorio: “Il nostro patrimonio sono i donatori, solo grazie a loro riusciamo a fare questi numeri che si traducono in aiuto concreto alle persone”.

Avis che ha vissuto, come tutti, le difficoltà legate al covid dovendo far fronte all’esigenza di un’organizzazione ancora più puntuale per evitare assembramenti al centro trasfusionale: “Proprio per questo abbiamo cercato di sensibilizzare i donatori a presentarsi all’ora esatta dell’appuntamento per una miglior gestione della donazione”.

Il presidente Giorgio Grassi

Una nota finale sul progetto del plasma iperimmune che ha coinvolto anche l’Avis provinciale: “Un progetto partito un po’ a rilento ma a cui hanno aderito anche i donatori lecchesi. All’inizio sembrava che il progetto fosse aperto a tutti i donatori mentre di fatto vengono coinvolti i soli donatori di plasma, perciò i numeri sono molto più ristretti. Nonostante ciò, come al solito, non è mancata la risposta degli avisini lecchesi”.