Lecco. Nove aule didattiche e un’offerta formativa più ricca: successo per l’open day della “Pietro Scola”

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Due le aule dedicate alla lingua inglese, una sala da tè e uno spettacolo di burattini

“Nella nostra scuola il bambino è chiamato ad essere il vero protagonista dell’apprendimento: attraverso un metodo che è quello dell’esperienza”

LECCO  – Si è svolto ieri, in due tranche separate tra mattino e pomeriggio, l’open
day della scuola primaria “Pietro Scola” di Lecco. Per genitori e bambini della scuola dell’infanzia è stata l’occasione per scoprire il metodo e l’offerta educativa della scuola grazie alle aule didattiche, ben nove, allestite all’interno della scuola.

Due le aule dedicate alla lingua inglese, una sala da tè e uno spettacolo di burattini, che da
quest’anno avrà un peso specifico maggiore alla Pietro Scola con un potenziamento della materia attraverso l’incremento delle ore settimanali sin dalla prima elementare. Un’aula scientifica con la presentazione di attività sulla semina e la cura del pollaio, con contestuale visita poi nella serra dove gli alunni coltivano le loro piantine e nel pollaio dove si prendono cura delle galline; un’aula di geometria, dedicata alla scoperta delle cupole geodetiche; un laboratorio di aritmetica con tanti giochi che hanno fatto divertire i bambini imparando la matematica; la palestra; l’aula di musica; l’aula dedicata alla storia dove gli alunni della Scola hanno messo in scena un bellissimo spettacolo sulla nascita di Roma impersonificando la leggenda di Romolo e Remo; e l’aula speciale dedicata al progetto di giornalismo svolto quest’anno dalle classi quinte che hanno intervistato Luigi Garlando e producendo in prima persona un articolo cartaceo e un’intervista video mostrata proprio durante l’open day.

La coordinatrice Marta Frizzi, che ha dedicato un momento di incontro con i genitori sia alla mattina che al pomeriggio per spiegare l’offerta formativa nel dettaglio, ha aggiunto: “Nella nostra scuola il bambino è chiamato ad essere il vero protagonista dell’apprendimento: attraverso un metodo che è quello dell’esperienza. Siamo stati orgogliosi, ad esempio, di aver presentato il nostro pollaio grazie al quale i bambini hanno iniziato un percorso di scienze. Andando al pollaio i bambini si sono appassionati nell’osservare le galline, questo perché il bambino è per sua natura spalancato alla bellezza del mondo e il compito della scuola è quello di sostenere questo desiderio di conoscenza e di insegnargli a porgere le domande giuste affinché questo desiderio si trasformi in conoscenza. Questo momento di riflessione che porta al sapere succede all’interno delle classi a livello diverso, nella storia, nella matematica, nella geometria, nell’inglese e in tutte le altre materie. Così, mettendo insieme cuore e mente il bambino impara e quello che impara rimane agganciato al suo pensiero per sempre”.