Lecco. Una scuola dentro la città: il progetto educativo della Papa Giovanni XXIII

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I piccoli alunni impareranno a scoprire Lecco, i lavori in corso e i servizi di cui dispone

“Ci immergeremo nelle molteplici realtà che abitano la città, aprendo piste educative e didattiche”

LECCO – L’inizio dell’anno scolastico per la scuola dell’Infanzia Papa Giovanni XXIII è stato segnato dalla presentazione di un progetto educativo che si chiamerà ‘Arti e Mestieri in città’ che punterà sull’apprendimento di alcuni aspetti legati al contesto di Lecco.

Lo scorso lunedì, nell’assemblea presieduta da mons. Davide Milani, presidente della scuola, illustrata l’iniziativa ai genitori dei bambini iscritti al Centro Prima Infanzia ‘Trallallà’ per i bambini dai 6 ai 36 mesi, la sezione Primavera Pulcini per i bambini di 2 anni, e la scuola dell’Infanzia Papa Giovanni XXIII per i bambini dai 3 ai 6 anni.

Dal gioco, dallo scambio, dalla discussione e negoziazione tra bambini, oltre che dal continuo confronto in collegio docenti, si è scelto il tema della progettazione ‘Arti e Mestieri in città’: un percorso che motiverà e legherà fra di loro l’uso di tutti i linguaggi possibili riferiti ai campi di esperienza citati nelle Indicazioni Nazionali per le scuole dell’infanzia.

Molto appassionata la presentazione della dr.ssa Cecilia Pirrone, coordinatrice della Scuola: “La progettazione prende il via dall’osservazione dei bambini che in particolare quest’anno sono stati catturati dal rumore che entrava dalle finestre della classe alle volte sovrastando le loro voci e i loro canti e hanno chiesto: ‘Maestra cos’è questo rumore? Chi lo fa? Andiamo a vedere?’ E così per prima cosa le maestre con i bambini si sono affacciati alle finestre e si sono accorti che il rumore proveniva dalla strada. Subito hanno indossato le giacche e hanno scoperto che il rumore arriva proprio da vicino: ci sono ruspe, martelli pneumatici, grandi buche nel terreno, un cartello con il divieto di entrare ‘perché è pericoloso’ e dei lavoratori che si chiamano ‘costruttori’, perché hanno rotto tutto e poi costruiscono. E così: ‘Maestra lo sai che lavorare vuol dire fare qualcosa per gli altri? Anche la mia mamma e il mio papà lavorano…’.

In un’altra occasione, giocando in cortile, la palla era caduta oltre la rete che ci divide dal cantiere del nuovo oratorio ed è stata una nuova scoperta: ‘Maestra! Anche qui ci sono i costruttori, però questa casa è alta e manca solo il tetto. Io so che questa casa è dell’oratorio, ce l’ha detto don Marco!’ e ‘Ma anche suor Chiara abita all’oratorio?’”.

Insieme ai piccoli si scopriranno realtà vicine in divenire: il nuovo oratorio e la casa dei nonni – RSA Borsieri e si allargherà lo sguardo alla città per conoscere lavori, professioni e servizi di utilità comune come il teatro, la biblioteca, le librerie, la polizia municipale, il municipio e tanti altri.

Seguendo la presentazione della Coordinatrice: “Il punto di forza della nostra scuola è quello di essere situata nel centro della città. Questo ci consente di immergerci senza troppa fatica nelle molteplici realtà che la abitano, aprendo piste educative e didattiche fortemente radicate sul nostro territorio e che vanno a sostenere i diversi campi di esperienza selezionati dal MIUR secondo le indicazioni nazionali del 2012 e i nuovi scenari in chiave europea”.

Una città da vivere e con cui giocare, come per i bimbi più piccini della sezione Primavera che passeggiando per la città hanno familiarizzato con il campanile di San Nicolò vicino alla scuola: “Guardando il campanile hanno imparato ad orientarsi durante le uscite in città: ‘Siamo vicini a scuola? Suonano le campane, è ora di mangiare!’. Il Matitone è diventato un gioco: ‘Dove si è nascosto? Che birichino! Ora non lo vediamo!’’. E ancora: ‘Ma lui non ha le braccia! E la testa? Ha la punta come un cappuccio!’. Sarà nostra cura sorprendere i bambini facendo trovare loro in sezione il ‘Signor Campanile’ che ci condurrà alla scoperta della città e dei suoi mestieri!”.

E per i piccolissimi? “Prima di tutto benessere e cura – conclude la dr.ssa Pirrone – ma anche per loro non manca ‘Nina’, una fogliolina del cortile alla quale si sono affezionati e che diventerà protagonista dei racconti con i bambini”.

Il mondo dei bambini è fresco, nuovo e bellissimo, pieno di meraviglia e di curiosità. La proposta della Scuola dell’Infanzia Papa Giovanni XXIII è dunque di lasciarsi contagiare da questo stupore per accompagnarli nel cammino di crescita e di apprendimento, condividendo e riscoprendo insieme a loro la gioia e il mistero del mondo in cui viviamo.