Liste di attesa da recuperare, la sanità pubblica chiede aiuto al privato

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Avviso pubblico di ATS rivolto agli enti privati, stanziati fino a 4 milioni di euro

Oltre sessanta mila prestazioni richieste per “sfoltire” le liste di attesa

LECCO – Solo qualche giorno fa aveva acceso l’attenzione sul tema il sindacato dei pensionati della Cgil (vedi l’articolo) segnalando come le liste di attesa degli ospedali si fossero allungate ulteriormente con l’inizio dell’emergenza sanitaria mettendo in difficoltà i soggetti più fragili, gli anziani, costretti a rivolgersi alla sanità privata, a proprie spese, per esami e visite.

Ora, proprio alla sanità privata si rivolge l’avviso di ATS Brianza per raccogliere le disponibilità ad effettuare prestazioni aggiuntive in questi ultimi mesi del 2021 “finalizzate al recupero delle liste di attesa a favore di assistiti lombardi” come si legge nella recente delibera dell’ente sanitario delle province di Lecco e Monza.

Saranno stanziate risorse fino a 4 milioni di euro, cifra stabilita dalla Regione per il territorio lecchese e brianzolo, destinate alle strutture della sanità privata accreditate al sistema sanitario pubblico che risponderanno con una manifestazione di interesse. L’avviso di ATS scadrà il 6 ottobre.

Le prestazioni erogate saranno remunerate dall’agenzia territoriale brianzola sulla base delle tariffe previste da Regione Lombardia. La condizione richiesta agli enti privati è che le prestazioni siano effettivamente “aggiuntive” (superiori a quelle erogate nell’ultimo quadrimestre del 2019) e che “non siano già remunerate nell’ambito del massimo finanziabile per lombardi come da contrattazione ordinaria 2021”.

Tra le più numerose ecografie, mammografie e visite cardiologiche

I “volumi” delle richieste di ATS Brianza agli istituti privati per i territori di Lecco e Monza, nell’ottica di alleggerire le liste di attesa, supera le sessantamila prestazioni sanitarie aggiuntive di cui 49,5 mila di sole visite ambulatoriali.

Tra gli esami di maggiore richiesta sono conteggiate oltre 10 mila ecografie, sei mila elettrocardiogrammi da eseguire, 4,2 mila spirometrie, oltre mille mammografie e 2,4 mila tac, duemila sedute di riabilitazione, 2,6 mila visite oculistiche e 2,7 mila visite cardiologiche, circa mille visite dermatologiche e 500 visite oncologiche.

Sono quasi settemila, invece, le visite specialistiche richieste (di endocrinologia, ginecologia, neurologia, ortopedia, urologia) circa 10 mila gli screening di cui 8,7 mila mammografie e 1500 colonscopie, previste 250 prestazioni di ricovero per acuti.