Attese per oggi le nuove disposizioni sulle zone di rischio
Il passaggio in ‘giallo’ per la Lombardia sembra ormai rimandato
MILANO / LECCO – Per il nuovo allentamento delle misure bisognerà aspettare con tutta probabilità un’altra settimana: la Lombardia dovrebbe infatti restare ancora per sette giorni in “zona arancione”, quindi con spostamenti limitati per i cittadini al proprio comune e tra piccoli comuni, bar e locali aperti solo per l’asporto.
Di più se ne saprà in giornata, sono infatti attese per le prossime ore le disposizioni del Ministero della Salute sulle zone di rischio per ogni regione. Potrebbero passare all’ambita “zona gialla” l’Emilia Romagna, la Calabria e il Veneto che sono in “arancione” già dallo scorso 8 gennaio.
Avrebbero quindi i requisiti per il cambio di ‘colore’. Attendono di conoscere il loro destino Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, e Abruzzo, in “arancione” dal 15 gennaio.
La Lombardia paga lo ‘scotto’ dell’errore sull’indice Rt ricalcolato la settimana successiva rispetto all’istituzione della “zona rossa”. Si è persa quindi una settimana delle due, previste dal Dpcm, utili per passare da una fascia di rischio più grave ad una zona con misure meno stringenti, se i dati sui contagi lo consentono. Nelle ultime ore l’ipotesi che il Ministero possa tenere conto di questo ricalcolo sembrano essere venute meno.
Con tutta probabilità, bisognerà attendere la prossima settimana, con le valutazioni del 5 febbraio. La ‘zona gialla’ prevede libertà di spostamento tra comuni all’interno della stessa regione e l’apertura di bar e ristoranti che potranno servire all’interno.